Ada Perona, artista che vive e lavora a Fossano, ha iniziato l’attività artistica studiando la pittura su ceramica e le tecniche di preparazione del supporto, come il modellato, la lavorazione al tornio, la cottura del bucchero e del raku. Per anni ha insegnato pittura su ceramica al terzo fuoco a Torino ed oggi ne è una riconosciuta caposcuola. Oltre a queste esperienze, il suo interesse per la pittura si è sempre indirizzato su tecniche e manifestazioni artistiche di ogni genere, mantenendo l’attenzione su quelle a lei più consone come la creazione ad acquerello che è diventata un suo punto di forza. Il fulcro che le ha permesso di realizzarsi compiutamente e di affrontare temi diversi creando immagini sempre nuove riprese ed elaborate, in seguito, anche con la tecnica ad olio.
Nel 2011 è la pittrice che compone e dipinge lo Stendardo del Palio di Fossano e che, nello stesso anno, realizza la piastrella premiata al Concorso “Una rosa per un libro”, finalizzato, quest’ultimo, alla realizzazione della nuova iniziativa fossanese “Il Muretto della Cultura”. Dal 1982 espone in personali e collettive che si sono tenute in molti luoghi della provincia per poi allargarsi in regione e fuori regione fino a raggiungere nel 2013 la Russia, l’Expo di Milano nel 2015, Shanghai nel 2016. Nel giardino segreto di Ada Perona si passa dagli acquerelli delicatissimi di fiori e frutti, ad opere ad olio, a sperimentazioni quasi astratte… allo splendore immaginifico del surrealismo che inquadra le aree dei dipinti quasi a moltiplicarne le suggestioni ed i significati. È soprattutto la tecnica degli acquerelli a caratterizzare i suoi lavori, con poca acqua e poco colore, su di un cartoncino ruvido, si possono esprimere emozioni uniche, speciali, profondamente diverse da quella “ordinarietà” pittorica che tutti comunemente e tradizionalmente intendiamo. La tecnica dell’acquarello, così “semplice” e nello stesso tempo così complessa perché non consente di ritoccare e di togliere ma è dettata da spontaneità e sicurezza di segno, grande sensibilità e passione per cogliere le sue trasparenze, le sue luci e le sue ombre, le sue sovrapposizioni, le sue fusioni di colore. E Ada Perona questa tecnica la applica in particolare ai soggetti floreali che garbatamente ma con tono energico interpreta. I suoi fogli di cartone dolcemente colorati all’acqua sono percepibili immediatamente e riconducibili alla sua mano esperta. Vive in una sorta di simbiosi con la stagione più bella e più desiderata dalla gente, la primavera. Glicini, narcisi, mimose e lillà, rose e peonie prendono forma da quelle grosse macchie di fondo adagiate sulla carta ed emergono nei particolari più minuziosi fino a comparire perfetti, in colori, proporzioni e ombre, proprio così come sono nella realtà più vera.
“Nei suoi acquerelli – scrvive Carlo Morra – fiori, frutti, vasi, ciotole e pennelli si mescolano spesso in un opulento tripudio, in cui i grigi, i rosa e i viola, i colori prediletti dall’artista, trovano infinite combinazioni ed in cui le tante sfumature esaltano la profusione di petali e di elementi neturalistici. Accanto ai temi floreali tradizionali, dipinti con suggestiva sapienza e insieme con grande spontaneità compaiono spunti panoramici e felicissimi abbinamenti tra fiori e figura umana in cui l’elemento floreale viene a far parte della donna rappresentata, ad esaltarne l’eleganza e la delicatezza della figura. L’arte di Ada comincia con le “macchie” diffuse sul foglio dell’artista, macchie che vengono poi definite ed arricchite con mano sicura ma leggera, come fosse la stessa acqua colorata a creare il dipinto e la pittrice ne fosse una docile ed intelligente interprete. In realtà “l’opulento tripudio” di fiori ed oggetti che affolla ogni foglio della brava pittrice è frutto di un calibrato accostamento di toni e cromie che Ada accosta con sapienti sfumature e suggestiva attenzione a far rivivere emozioni e sensazioni provate”.
“Solo da mani (e cuore) femminili possono uscire il sogno e la poesia dei delicati acquerelli e la fragranza floreale di smalti, ceramiche, piatti. Penso che Ada Peron gioisca e si diverta nel dipingere
liberando se stessa in spontanea e felice fusione con il risultato, con opere accattivanti che ben possono figurare in qualsiasi casa o collezione”, scrive Gianni Delzanno.
“Attraverso i lavori di Ada Perona – commenta Flavio Russo – parti alla ricerca del tempo perduto… lo ritrovi in quelle rose, e in quegli altri fiori all’antica, appoggiati con grazia tutta europea… su un piatto grande, attorno a una “bôite a bon bon”, di forma classica, o su per un vaso dalle forme stravaganti; coraggiosamente accostate a un fregio nero”.
Alcune opera di Ada Perona sono nella mostra “L’essenza della vita” a Palazzo Santa Croce fino al 23 febbraio a cura di “Art en ciel” e “L’Arte incontra…” che hanno riunito i loro artisti in un progetto, a cura di Fernanda Prudenzano e Nikolinka Nikolova. La natura, la storia e il mistero sono i protagonisti della mostra, con le opere di ventidue artisti locali, nazionali ed internazionali, che spaziano tra pittura, fiber art, ceramica, arte materica sperimentale e arte digitale. Con lei espongono Marilisa Serra, Alessandra Vinotto, Daniela Casadidio, Mary Christine Stenger, Luciano Valensin, Andrea Lo Faro, Adriana Cernei, Fausto Zanni, Claudia Pinton, Lavinia La Torre, Nikolinka Nikolova, Egidio Giulberga, Lorenzo Caula, Luciana Audisio, Maria Cavallo, Ornella Pozzetti, Fernanda Prudenzano, Silvio Papale, Maria Rosa Palma, Michelina Serale, Assunta Mellano. Insieme alle loro opere verranno inoltre esposte le sculture di otto artisti lignei dell’associazione “La Foresta di Sherwood”: Ivo Massardo, Andrea Gamba, Giancarlo Amberti, Giuliana Fassini, Alberto Arato, Felice Rosa Marin, Silvia Crusco e Pietro Carlo Avattaneo. Venerdì, sabato e domenica ore 15,30/19.