Nella seduta del Consiglio comunale di ieri sera, 17 dicembre, a Cuneo si è discusso degli ultimi sviluppi emersi dalla CIG del 16 dicembre. “È stato condiviso che, se il no dei francesi è rimbalzato come causa per un ulteriore rinvio dell’apertura del nuovo tunnel del Tenda, le vicende in realtà non appaiono così lineari e l’avanzamento dei lavori non pienamente coerente con il cronoprogramma che era stato preannunciato nel mese di agosto, in una precedente salita al Tenda – afferma la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero -. Oltre al dato di profonda delusione, di logoramento e di pesante danno economico per tutto il territorio, a sorprendere è che, pur lavorando insieme allo stesso cantiere, Italia e Francia non riescano a parlarsi e che si sia dovuti arrivare al Tenda due giorni fa, per scoprire le riserve dei partner d’impresa d’Oltralpe rispetto alla soluzione prospettata per la riattivazione della circolazione.
La questione del Tenda e dei collegamenti in generale è talmente delicata e urgente, che sarebbe necessario intensificare gli scambi, gli incontri, gli aggiornamenti a tutti i livelli, dal piano tecnico, alla Conferenza intergovernativa fino agli spazi aperti dal Trattato del Quirinale. Non serve la contrapposizione a cui stiamo assistendo sia sul tunnel sia sulla ferrovia; è necessario un dialogo puntuale e più frequente. Se forse per la Francia il territorio della Valle Roya è terra di confine ed è considerata poco strategica, è fondamentale che tra i territori ci sia fiducia e unità di obiettivi, perché insieme si possa fare leva nel contesto della relazione tra i due Paesi.
Si sta lavorando per preparare un prossimo appuntamento del Comitato di cooperazione frontaliera italo-francese, emanazione del Trattato del Quirinale, a febbraio: sarà una occasione per porre ancora il tema. Nel frattempo, però, invitiamo le Autorità regionali piemontesi e il Governo a interfacciarsi più assiduamente e costruttivamente con i loro omonimi francesi, al di là delle demagogiche minacce di battaglie legali che non risolverebbero nulla, ma complicherebbero percorsi già tortuosi. In ogni caso, è tempo di dare corso alla promessa fatta dal Governatore lo scorso agosto, quando aveva affermato che 3 milioni di euro di fondi regionali sarebbero stati messi a bilancio per risarcire le attività commerciali e turistiche della valle Vermenagna che ancora per il prossimo inverno saranno penalizzate dalla chiusura del Tenda”.