Viaggiava serenamente con la propria vettura, certo di detenere regolare copertura assicurativa per il mezzo. Fermato dagli agenti della Polizia locale di Boves nel corso di un controllo di routine ha, invece, scoperto di essere stato truffato.
È questo quanto accaduto ad un ignaro automobilista che nei giorni scorsi, per puro caso, ha appreso che il contratto da lui sottoscritto on line, in realtà, non esisteva.
L’uomo aveva fatto un preventivo on line sul sito di una nota agenzia assicurativa, concludendo poi la procedura via Whatsapp e pagando la polizza in tabaccheria su un Qr code. Passando sotto i varchi di controllo dell’accesso alla città di Boves, però, era risultato al sistema privo di assicurazione. Fermato dagli agenti, il conducente aveva esibito un certificato di assicurazione in corso di validità, ma tale tagliando non era registrato nella banca dati dell’Ania. Avviate le indagini, gli agenti hanno scoperto che l’automobilista in questione aveva sottoscritto l’assicurazione su un sito copia di una nota agenzia assicurativa, studiato proprio per dirottare i clienti verso pagamenti su apposite carte.
La Polizia locale ha invitato la vittima a sporgere denuncia e ha segnalato il reato alla Procura della Repubblica di Cuneo, chiedendo la rimozione del sito in questione, che è stato oscurato.
Dagli agenti giunge, quindi, l’invito agli automobilisti che comprano polizze online a prestare particolare attenzione, in particolare se ci si imbatte in siti che chiedono pagamenti con strumenti che non fanno direttamente riferimento a conti correnti bancari, oppure che presentano unicamente contatti riferiti a numeri Wahtsapp.