Un provvedimento assunto dopo un incontro con i commerianti titolari delle attività presenti sotto i portici della via centrale per agevolare le operazioni di carico-scarico da parte dei fornitori degli esercenti, ma anche per mettere in sicurezza e rendere più fluido e scorrevole la circolazione in centro paese che continua a essere critica. Nonostante il semaforo installato ad agosto, il centro storico continua infatti ad essere teatro di ingorghi per il gran numero di tir che ogni giorni transitano lungo la statale del Colle della Maddalena. Intanto nessuna nuova notizia arriva da Roma dove il progetto della variante è fermo per il parere discordante espresso dal Ministero della Cultura per l’ipotetica presenza di cunicoli sotto l’antico forte della Consolata. La nomina, a metà marzo del commissario straordinario Luca Bernardini (Anas) non ha cambiato nulla. A maggio, durante un convegno sulle infrastrutture, il commissario aveva parlato di appalto dei lavori entro fine 2024, una data che diventa sempre più una fantasia irrealizzabile.
A chiedere notizie e aggornamenti sono stati in questi giorni anche l’onorevole Chiara Gribaudo (Pd) e il consigliere reginale Mauro Calderoni (Pd). “Passati invano molto mesi da quando il senatore Giorgio Bergesio (Lega) magnificava l’importanza di un commissario straordinario per accelerare la realizzazione della circonvallazione, il Comune ha dovuto fare da sé – scrivono -. Infatti, nonostante l’incarico ricevuto a metà marzo, l’Ing. Bernardini non ha ancora trovato il modo di visitare Demonte, dove la presenza di circa 700 Tir al giorno ha reso la situazione insostenibile. L’elemento più critico del progetto di circonvallazione rimane il contenzioso tra i ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti e della Cultura, in merito alla costruzione di una galleria a 70 metri di profondità, sotto la collina del Podio, su cui sorgono i resti dell’antico Forte della Consolata. Il costo dell’opera intanto ha subito un significativo aumento, passando da 50 a 92 milioni di euro, sollevando preoccupazioni tra i cittadini e gli amministratori locali”.
“Eppure, durante un evento a Fossano in piena campagna elettorale, il viceministro Rixi (Lega) e l’amministratore delegato di Anas avevano annunciato la gara d’appalto entro la fine del 2024 – continuano -. La comunità di Demonte e della valle Stura resta quindi in attesa di sviluppi concreti, sperando che certa politica mantenga gli impegni e che le attuali difficoltà possano essere superate per garantire una viabilità migliore e una qualità della vita più elevata. Una situazione paradossale che si trascina da 15 anni e attende il parere definitivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri dopo che era stata annunciata con grande clamore “una risposta concreta alla valle Stura”.