Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha celebrato a Torino, nel fine settimana appena trascorso, il suo 70° anniversario.
Le celebrazioni si sono aperte venerdì 27 settembre quando la Direzione Nazionale del CNSAS, guidata dal presidente Maurizio Dellantonio, si è riunita al Museo Nazionale della Montagna per il proprio incontro periodico. Alla conclusione dei lavori, i consiglieri sono stati accolti dalla Mole Antonelliana illuminata di rosso, come le divise dei soccorritori, su cui campeggiava il logo celebrativo del 70° anniversario.
L’incontro è proseguito sabato 28 settembre alla mattina, mentre sulle pendici del Monte dei Cappuccini si allestiva la festa. Nell’area verde che conduce al Museo della Montagna bambini e adulti si sono cimentati nella calata con teleferica, nel trasporto della barella, nell’utilizzo delle principali tecniche per il trattamento del paziente traumatizzato e anche nel prestarsi come figuranti durante le simulazioni di operatività delle unità cinofile da ricerca in superficie.
Nel pomeriggio la cerimonia vera e propria del 70° anniversario, dedicata ai quasi 1.200 tecnici volontari del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese accorsi numerosi nel cortile del Museo Nazionale della Montagna.
A seguire si sono succedute sul palco le premiazioni dei tecnici che hanno rappresentato la storia del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. A partire da Piergiorgio Baldracco, presidente nazionale CNSAS dal 2004 al 2015. A seguire gli ex presidenti regionali Franco Massa Micon e Aldo Galliano.
Un importante riconoscimento è stato quello consegnato a Mauro Marucco e Danilo Bono che hanno collaborato a fondare e trasformare in eccellenza nazionale il Servizio Piemontese di Elisoccorso, primo in Italia, nato nel 1988. La fondamentale componente sanitaria del CNSAS è stata rappresentata da Simona Berteletti e Giuseppe Giovine, medici piemontesi, rispettivamente direttori delle scuole nazionali sanitarie mediche alpina e speleologica.
Sicuramente il momento più toccante della cerimonia ha riguardato la consegna di un premio speciale a Paolo Pettinarli, tecnico di elisoccorso che lo scorso 16 marzo è precipitato con l’eliambulanza 118 a oltre 4500 metri di quota sotto la Capanna Margherita sul Monte Rosa ed è riuscito comunque a concludere l’operazione di soccorso per la quale era stato attivato, salvando la vita a uno scialpinista caduto in un crepaccio.
Infine sono stati premiati i soccorritori emeriti del 2024.
Il taglio del nastro per inaugurare la mostra celebrativa per il 70° del Soccorso Alpino e SASP è stato affidato ad Aldo Pagani, fondatore nel 1955 della Delegazione Canavesana, oggi 91enne. L’installazione sarà esposta al Museo Nazionale della Montagna fino a domenica 6 ottobre, poi verrà trasferita in varie località sul territorio piemontese.
In conclusione di giornata, il momento forse più scenografico della manifestazione quando due squadre di tecnici si sono calati lungo la cupola della Mole Antonelliana, trasformando il monumento simbolo della città in una vera e propria parete alpina su cui si è simulato un recupero in montagna. La calata della barella ha proceduto in simultanea con la calata di una squadra utilizzando la tecnica del grappolo.