Il 23 luglio scorso diversi metri cubi di terra e rocce si sono staccate della parete nord-est del Monviso. Pochi giorni fa è stato pubblicato un video dell’evento.
Le immagini catturate da un ospite del rifugio Quintino Sella e pubblicate anche dalla pagina Facebook del Parco del Monvisopermettono di vedere chiaramente la polvere sollevata dai detriti in caduta libera.
“Non si tratta di un fenomeno nuovo – scrive il Parco – dal momento che la localizzazione è la medesima del grosso distacco del giorno di Santo Stefano del 2019 (nel settembre del 2023 siamo stati testimoni, da Pian della Regina, di un altro distacco simile: ndr) e da quel versante il Monviso scarica pressoché continuamente, ma in questo caso l’entità della frana è stata decisamente notevole”.
Poi un appello alla prudenza: “È quindi una conferma che occorre prestare la massima attenzione nell’approcciare le pareti del Re di Pietra, quanto meno con l’attrezzatura adeguata a proteggersi, per quanto possibile, da questi fenomeni che rimangono imprevedibili in termini di frequenza ed intensità”. Anche se il 23 luglio ben poco avrebbe potuto fare la migliore delle attrezzature sul mercato.