A Cuneo in corso Kennedy, presso la Questura, la situazione è ritornata alla normalità nella tarda mattinata di oggi (mercoledì 31 luglio), con l’esplosione intorno alle 11 delle due bombe rinvenute ieri al Parco fluviale e consegnate alla Polizia, dopo la rimozione con un “robottino” e la bonifica dell’auto utilizzata dal giovane che si era rivolto ai poliziotti.
Gli artificieri dell’Esercito (32° Reggimento Guastatori di Fossano, competenti per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) sono intervenuti per mettere in sicurezza l’area con il supporto della Questura; sul posto anche Polizia municipale, Vigili del fuoco e ambulanze, oltre tecnici del Comune e dell’Acda per eventuali interventi di ripristino in caso di conseguenze della deflagrazione.
Nei pressi dell’auto – una Fiat Panda cross gialla parcheggiata lungo corso Kennedy, poco oltre l’ingresso degli uffici della Questura – è stata realizzata la “camera di espansione” per far brillare gli ordigni: dopo che ieri sera è scattata la chiusura del tratto tra la rotonda di piazza Torino e quella di Discesa Bellavista, in mattinata è stato trasportato un cumulo di sabbia su cui sono stati posti sacchi. Poi il “robottino” degli artificieri, comandato a distanza, ha provveduto a rimuovere dall’auto le due bombe (all’incirca grandi come lattine di bibite): i due ordigni sono stati posti in una cassetta, che poi è stata portata nella camera di espansione, tramite le rampe su cui è salito il mezzo robotizzato.
Un artificiere ha successivamente controllato l’auto per eventuali altri oggetti pericolosi e l’ha rimossa, per poi dare il via alle operazioni, con la stesura del cavo elettrico di detonazione da cui è poi stato “acceso” l’esplosivo, circa 60 grammi di plastico. Alle 11, l’esplosione e il boato, che si è sentito per qualche decina di metri nei dintorni: i riscontri hanno permesso di verificare che tutto si era svolto correttamente e che non sussistevano altri pericoli. Sono così scattati i lavori di rimozione della sabbia e del materiale utilizzato, per procedere rapidamente alla riapertura al traffico sul corso e nelle vicine strade del centro storico.
Per il giovane che ha consegnato gli ordigni (si tratterebbe di un 34enne) non sono previsti problemi in termini di provvedimenti o sanzioni: secondo quanto riferito dalla Questura, è stata accertata la buona fede del suo operare, nonostante i rischi a cui si è esposto. Da artificieri e poliziotti, la raccomandazione per casi simili è quella di non toccare nulla, allontanarsi e avvisare immediatamente le forze dell’ordine.
Nei due video sotto: l’esplosione delle due bombe e il dispositivo di sicurezza creato nell’area circostante. Nelle fotografie in basso, alcuni momenti dell’intervento.