Cuneo al di sotto della media nazionale per quanto riguarda i locali sfitti, con un trend che al momento è invariato rispetto a cinque anni fa. E’ quanto emerge dai dati di uno studio condotto dagli architetti Marino e Giordano incaricati dal Comune di Cuneo di effettuare un’analisi della situazione in città e di cui si è discusso nei giorni scorsi durante una riunione del Distretto Urbano del Commercio convocata per parlare, oltre che di locali commerciali vuoti, anche del nuovo appalto dei rifiuti.
Secondo quanto emerge dallo studio, le cause che portano al non utilizzo degli immobili commerciali sono molteplici e variano in base alla zona, ma nella maggior parte dei casi sono riconducibili allo stato di conservazione degli spazi e alla loro agibilità.
Presente all’incontro la direttrice del consorzio Ecologico Cuneese Simona Testa che ha illustrato le principali novità per quanto riguarda le attività commerciali previste dal nuovo appalto dei rifiuti che a Cuneo è entrato in vigore dal 1° marzo. Da ottobre 2024 anche gli ultimi cassonetti pubblici presenti nel Centro storico saranno rimossi per essere sostituiti dal sistema di raccolta porta a porta, in modo da migliorare il corretto conferimento e smaltimento dei rifiuti. Entreranno inoltre in servizio gli ispettori ambientali, al fine di contrastare i comportamenti scorretti e offrire indicazioni a chi ne avesse necessità.