Sono tornate nei punti strategici in cui erano state scoperte tracce del tarlo asiatico del fusto le trappole ai feromoni. Sono alcune decine posizionate in tutte le aree di Cuneo, altipiano e frazioni. Rimarranno appese per tutta l’estate. Lo scopo è attirare, con un feromone (una sostanza biochimica che invia segnali ad altri individui della stessa specie), eventuali insetti adulti che finiscono nella trappola e poi non possono più uscire. I tecnici del Servizio fitosanitario della Regione Piemonte, periodicamente, le controllano per verificare eventuali presenze.
Una precauzione in più contro un insetto che, a Cuneo, ha fatto gravi danni. Il tarlo asiatico del fusto è uno dei 20 organismi nocivi da quarantena per la sua dannosità: nel raggio di 100 metri tutte le piante, delle specie previste dalla normativa, vanno tagliate. Il primo focolaio era stato scoperto, grazie alla segnalazione di un privato, nel settembre 2018 a Madonna dell’Olmo. Da quel momento, per 4 anni, come prevede la normativa europea, i 44 tecnici, formati ad hoc, monitorano le alberate (dato che il parassita non colpisce le piante da frutto ma quelle ornamentali) nel raggio di 2 km. Sono interessate porzioni delle frazioni: Cerialdo, Confreria, Madonna dell’Olmo, Madonna delle Grazie, Borgo San Giuseppe e parte dell’altipiano (centro storico, stazione e parco della Resistenza).