Non tarda ad arrivare il commento dell’opposizione in seguito alla nomina della nuova giunta regionale (https://laguida.it/2024/06/26/undici-assessori-e-due-sottosegretari-nella-nuova-giunta-di-alberto-cirio/). “Non siamo stupite, posto che la destra piemontese ha già dimostrato in molteplici occasioni la sua piena adesione al peggiore modello patriarcale, ma il quadro è desolante – dicono Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro, elette in Consiglio Regionale per Alleanza Verdi e Sinistra -. Sono 14 tra assessori e sottosegretari, e nonostante l’aumento delle figure istituzionali le donne dell’amministrazione Cirio restano solo 3. Ci siamo battute per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale piemontese, ma a destra regge bene il tetto di cristallo per quanto riguarda la gestione del potere. A farne le spese saranno ancora una volta innanzitutto le donne piemontesi, che resteranno sottorappresentate nel governo della Regione anche per i prossimi cinque anni”.