Con la firma presso lo studio del notaio Paolo Viglino, si è concluso l’iter che ha portato alla donazione al Comune di Ceva, dell’intero complesso dell’ex convento dei Padri Cappuccini, compresa la chiesa, alla quale i cebani sono molto affezionati. Proprio in queso complesso, sarà allestita la sede del Museo del Fungo: un sogno che si realizza per Ceva, che ha fatto del fungo e della ricerca micologica un fiore all’occhiello riconosciuto e famoso in tutto il mondo scientifico.
Il convento era stato chiuso dai frati nel 2012, per mancanza di vocazioni, mentre la chiesa aveva accolto la sua ultima messa nella primavera del 2023 e da quella data le celebrazioni sono garantite dal parroco di Ceva don Franco. “Siamo molto contenti del buon esito di questa lunga pratica – commenta Giorgio Raviolo, presidente del Gruppo micologico cebano -, per la quale ci siamo spesi molto, insieme all’Amministrazione del sindaco Bezzone, alla quale va il nostro plauso ed il nostro ringraziamento. Come Gruppo micologico, siamo felici che questo patrimonio rimanga alla Città ed alla comunità a cui i Padri Cappuccini hanno dato tanto nel corso dei secoli. Li ringraziamo di cuore. Così come ringraziamo il parroco di Ceva ed il vescovo di Mondovì monsignor Miragoli”.
“Una città come Ceva che ha fatto del fungo il suo re indiscusso, non poteva non avere un museo a lui dedicato – spiega il sindaco Vincenzo Bezzone -. Non è stato facile ma posso dire che questo è un grande desiderio che si avvera e ipotizza una crescita futura ancora più grande del binomio prodotti micologici e territorio. Questo atto ha una grande valenza per la nostra comunità e per questo mi associo ai ringraziamenti a don Franco e a monsignor Miragoli e naturalmente la Confraternita dei Cappuccini, nella persona di frate Claudio Passavanti. Sono anche molto soddisfatto della possibilità di poter ancora utilizzare la chiesa dei Cappuccini, per la messa della domenica mattina. Una buona abitudine alla quale i cebani non dovranno rinunciare, proprio grazie all’accordo stipulato dal Comune con la diocesi. Un doveroso ringraziamento a tutto il Gruppo micologico Cebano e al suo presidente Raviolo, con il quale abbiamo lavorato in sinergia, con l’obiettivo di ottenere un grande risultato per il nostro territorio”.