Il pomeriggio di sabato 8 e durante tutta la giornata di domenica 9 giugno, tutti i cittadini e le cittadine maggiorenni dell’Unione europea saranno chiamati a votare i loro rappresentanti al Parlamento europeo, unica assemblea transnazionale ad elezione diretta.
Ogni Stato membro dell’UE ha mantenuto regole e partiti nazionali anche nell’ambito delle elezioni europee: per questo motivo alcuni paesi voteranno già il 6 giugno, così come non tutti riconoscono una soglia di sbarramento, che in Italia è al 4% e rappresenta la soglia minima di voti che un partito deve ricevere per poter essere rappresentato al Parlamento europeo. Tuttavia, tutti i Paesi dell’UE sono tenuti a usare un sistema elettorale proporzionale: l’assegnazione dei seggi avviene, dunque, in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, saranno proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza. Ciascun cittadino italiano, infatti, quando si tratta di eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo, può fare riferimento esclusivamente ai candidati per la sua circoscrizione elettorale: in Italia, infatti, esistono 5 circoscrizioni, e il Piemonte fa parte della circoscrizione di Nord Ovest insieme a Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta.
Questi candidati rappresentano i partiti politici italiani, i quali, una volta eletti, andranno ad unirsi in gruppi parlamentari a Bruxelles non su base nazionale, ma per affinità politica. Sulla scheda elettorale, dunque, si troveranno i simboli dei partiti italiani, non dei gruppi politici europei.
Per queste elezioni, sarà possibile votare anche da fuorisede: per farlo basterà essere fuorisede da almeno 3 mesi, aver inviato una domanda al proprio comune di residenza entro il 5 maggio con in allegato copia della carta d’identità, copia della tessera elettorale e certificato di iscrizione all’università. Sarà, così, possibile votare nel comune di domicilio se questo è nella circoscrizione del comune di residenza. Se, ad esempio, si frequenta l’università e si ha residenza in due circoscrizioni diverse, invece, sarà necessario recarsi a votare nel capoluogo di regione della regione di domicilio.
Il voto per il Parlamento europeo è uno strumento prezioso, con cui i cittadini hanno la possibilità di far valere i propri interessi presso le istituzioni europee.