Disinteresse, incuria, prospettive urbanistiche nuove, soluzioni architettoniche al passo con i tempi sono tanti i motivi per cui interi edifici storici anche di pregio sono spariti, demoliti per far spazio a nuove costruzioni. L’autore si affretta a precisare che non è il caso di appellarsi a guerre o invasioni. Spesso più semplicemente ci sono ragioni meno eclatanti che hanno fatto altrettanto, se non maggior disastro. Così per ogni provincia ecco un grappolo, certo non esaustivo, di edifici che oggi non si possono più ammirare, il cui volto rimane impresso solo nei documenti o in qualche pagina di storia.
Il Piemonte che non c’è più
di Simone Caldano
Editrice Capricorno
euro 15