Una dura presa di posizione quella del Comitato Acqua Bene Comune a seguito della notizia resa pubblica da La Guida della perdita del finanziamento Pnrr di 43 milioni per l’acqua pubblica. Il mancato finanziamento a seguito della non accettazione della riformulazione del progetto dell’ATO da parte del Ministero sul finanziamento legato alle perdite d’acqua è un danno anche per il territorio che da anni è governato dai soggetti tutti pubblici. La mancata firma delle società miste e private ha fatto di fato saltare il progetto presentato e la riformulazione non è stata accettata dal ministero.
Scrive il Comitato Acqua Bene Comune
“Con il decreto direttoriale 203 del 6 maggio scorso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha approvato la graduatoria aggiornata, a seguito della disponibilità di ulteriori risorse, di ammissione ai finanziamenti PNRR a valere sulla linea M2C4-I4.2 destinati alla riduzione delle perdite negli acquedotti. Ancora una volta l’Ato4 della provincia di Cuneo ha visto bocciare il proprio progetto del valore di circa 43 milioni!
Già negli anni scorsi il progetto era stato prima non ammesso per mancanza del requisito del gestore unico, poi in fase di rimodulazione, a seguito di aggiornamento, ammesso ma fuori dal campo della disponibilità di fondi, oggi nuovamente scartato per sopravvenuti motivi.
Quali sono questi sopravvenuti motivi? Sono la mancata adesione di Egea Acque, Alpi Acque ed Alse al necessario cofinanziamento dei lavori! Purtroppo ancora una volta determinato dalla ostilità del gruppo albese alla gestione pubblica, concretizzatasi prima nei tanti ricorsi, poi nella resistenza al processo di subentro ed oggi, a seguito della procedura negoziata della crisi di impresa (sostanzialmente sull’orlo del fallimento), per l’impossibilità del tribunale di Torino di assumere impegni finanziari oltre l’ordinaria amministrazione.
Chi devono ringraziare i cittadini della Granda? Ovviamente l’ex amministratore delegato del gruppo Pierpaolo Carini, ma con altrettanta responsabilità i diversi consigli di sorveglianza succedutisi negli anni, il cui presidente ed alcuni membri sono nominati dai soci pubblici. In particolare l’attuale presidente Giuseppe Rossetto, ex sindaco di Alba, in carica negli ultimi anni. Già, i soci pubblici: principalmente il comune di Alba, seguito da un gran numero di altri comuni di Langhe, Roero, e piana fossanese/saviglianese.
Ad osteggiare il percorso di gestione pubblica è stata una nutrita schiera di questi sindaci guidati dall’ex di Santo Stefano Belbo, Luigi Genesio Icardi, attuale assessore regionale alla disastrata sanità. Ma ben sostenuta dal sindaco di Alba Bo, da quelli di Fossano Tallone, di Canale Faccenda e di Sommariva Perno Cornero, nel ruolo di rappresentanti di tutto il Roero , e da quella di Marene Barbero nella veste di rappresentante del saviglianese.
Molti di questi sono candidati alla rielezione il prossimo turno elettorale di Giugno : vorremmo che dicessero chiaramente ai loro concittadini quale linea terranno in caso di rielezione. Purtroppo finora non abbiamo sentito grandi prese di posizione in merito, nemmeno da parte degli avversari.
I cittadini devono poter scegliere tra chi vorrà continuare a danneggiarli e chi invece vorrà affrontare e risolvere i problemi del servizio idrico integrato in provincia di Cuneo.
La mancata ammissione ai fondi PNRR determina purtroppo o la mancata esecuzione di lavori indispensabili oppure, a causa del sistema tariffario, la completa ricarica in tariffa dei costi con aumenti in bolletta non sostenibili da una larga fascia di utenti.
Il mese di maggio si era aperto con la positiva notizia della ripubblicizzazione di Mondo Acqua del monregalese, con la liquidazione dei soci privati, tra i quali Iren, e l’ingresso della pubblica Calso insieme alla quale costituirà il socio locale di Cogesi. Ora i candidati sindaco di Fossano, Saluzzo e degli altri comuni soci dove si vota, insieme al sindaco di Savigliano devono dire se intendono portare a termine o meno lo stesso percorso per Alpi Acque. Attendiamo entro la metà di giugno la conclusione del processo di acquisizione di Egea da parte di Iren: l’uscita di quest’ultima da Mondo Acqua fa ben sperare per il futuro del settore idrico. Poi Cogesi dovrà rapidamente procedere al pagamento del VR di Egea Acque per completare la gestione pubblica: i cittadini della provincia sono stufi di attendere e di essere danneggiati!”
Il COMITATO CUNEESE ACQUA BENE COMUNE