Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata da un professore della scuola media “D’Azeglio” di Cuneo che manifesta la netta opposizione a cedere tre aule all’Istituto “De Amicis”.
Sulla vicenda delle aule richieste dal De Amicis alla media D’Azeglio di Cuneo, nonostante le proteste dei genitori e degli insegnanti, nonostante le interpellanze effettuate nel Consiglio Comunale del 19/03/2018, sembra che non si sia arrivati a nessuna spiegazione chiara e netta sulle motivazioni che hanno spinto il sindaco ad una così rapida decisione pur fuori dai termini di scadenza delle iscrizioni degli alunni. Avendo la D’Azeglio fatto spostare in altre scuole repentinamente e con le conseguenti proteste gli alunni già iscritti, non si capisce dove è la problematica relativa alla sicurezza. Abbiamo meno iscritti, quindi in caso di emergenza possiamo tranquillamente evacuare i nostri alunni. Perché allora dobbiamo cedere le tre aule al De Amicis? Certo, perché loro hanno avuto un incremento di iscritti. Anche noi delle medie! Ma come ha fatto il precedente dirigente del De Amicis negli anni precedenti a sopperire alla necessità di aule? Anche negli anni passati è stata avanzata la stessa richiesta di aule alle medie di via Bersezio ed è sempre stata rifiutata e sono state trovate sempre altre soluzioni. Come mai quest’anno non ė stato così? Quanti sono gli alunni in eccesso del De Amicis da sistemare? Ed in caso di evacuazione degli alunni delle superiori, vista la condizione delle scale di emergenza esterne che sono posizionate nel cortile (forse non agibili) ed il gran numero di alunni, il De Amicis rispetterebbe le norme di sicurezza? Vista la sensibilità del Sindaco sui temi della sicurezza maturata solo adesso ed in tempi così brevi, perché non interviene nella manutenzione delle scale di sicurezza esterne ormai completamente arrugginite? Ritengo pertanto che la questione sia tutt’altro che chiusa e che necessiti di un comitato che promuova un aggiornamento del piano di sicurezza di entrambi gli edifici alla luce delle nuove destinazioni d’uso dei locali e delle condizioni attuali degli immobili.
Prof. Antonio Moschella