“Nella nostra vita la lingua ha un peso grandissimo”. Essa è infatti una delle “più potenti tecnologie” in mano all’uomo in quanto costruisce le relazioni che sono alla base della vita sociale. Per questo poche righe dopo l’autrice consiglia di maneggiarla con cura. Facilmente infatti pregiudizi ed errori possono travisare il senso affermazioni o intere pagine.
Non che nel breve saggio si assuma la lingua solo nel suo aspetto tecnico. Grammatica e sintassi sono essenziali per una corretta comunicazione. Ma sono fondamenti tecnici che necessariamente si intrecciano alla creatività degli utilizzatori, alla loro soggettività.
Ogni enunciato tecnicamente è una successione di suoni e segni, ma ha una sua intenzionalità comunicativa che lo rende fragile di fronte a interpretazioni fuorvianti. La semplice domanda “come stai?”, per esempio, mira, da un punto di vista strettamente letterale, a ottenere informazioni, ma esprime anche interesse verso la persona cui è indirizzata dunque stabilisce una relazione affettiva, seppur minima.
La questione si fa ancora più pesante quando le parole veicolano idee che trascendono la sfera individuale per diventare specchi della società, per dare forma linguistica a concetti sottesi alle relazioni tra individui della stessa comunità. Per esempio, dice l’autrice, l’espressione “patria potestà”, nel diritto di famiglia fino al 1975, sottende una sensibilità ben diversa dalla formula adottata ora“responsabilità genitoriale”.
Date queste premesse, la seconda parte del saggio scandaglia aspetti linguistici legati all’identità di genere. Si parte da coppie di parole dal significato equivalente dal punto di vista lessicale, ma che nell’uso si declinano secondo sfumature diverse. All’idea di maestro, esemplifica l’autrice, si associa il concetto di guida, al femminile lo si restringe a quello di insegnante. Sono asimmetrie non dovute alla grammatica, ma chiamano in causa il contesto culturale. il libro è dunque una strenua difesa della lingua e insieme un sollecito ad un suo uso consapevole per evitare discriminazioni.
La lingua che cambia
di Manuela Manera
Editrice Eris
euro 6