Sono accusati della ricettazione C. D. e M. J., i due uomini originari della Guinea che il 12 gennaio 2023 vennero trovati dagli agenti della Polizia mentre sedevano su una panchina di via Meucci con accanto una bicicletta identica a una delle due che poco prima erano state rubate in zona Don Bosco dal cortile di un condominio. A denunciare il furto erano stati due ragazzini che in quel cortile avevano parcheggiato le biciclette per andare in palestra: “Eravamo stati fermati da due ragazzini mentre eravamo di pattuglia – aveva riferito in aula uno degli agenti – e ci dissero che qualcuno aveva rubato le loro bici. Abbiamo preso una descrizione e dato che erano minorenni dicemmo loro di far fare denuncia dai genitori. Intanto però avevamo segnalato il furto e un’altra pattuglia ci disse che in via Meucci c’erano tre uomini accanto ad una bici identica a quella segnalata”. Quando siamo arrivati oltre ai due imputati c’era una terza persona che si allontanò velocemente ma che gli agenti non seguirono perché era comunque nota agli uffici. “Ci dissero che non era loro ma di una persona che l’aveva lasciata lì per andare al supermercato”. Una versione dei fatti confermata da uno degli imputati presente in aula che ha riferito di non sapere nulla di quella bicicletta: “Eravamo seduti davanti al bar e si sono avvicinate due persone, un nostro amico e un ragazzo che conosciamo solo di nome e traffica qualsiasi cosa per comprarsi una dose di crack. Parlavano fra loro e questo uomo ha lasciato al nostro amico la bicicletta e si è allontanato. Proprio quando anche il nostro amico si è allontanato per andare al supermercato è arrivata la Polizia che ci ha portato in Questura dove siamo stati perquisiti alla ricerca di droga”. Restituita la bicicletta ritrovata al legittimo proprietario che ha ritirato la denuncia di furto, il processo si concluderà alla prossima udienza fissata per il 18 novembre.