Sono trascorsi trent’anni dal genocidio e dalla pulizia etnica perpetrati in Ruanda da parte degli Hutu ai danni dei Tutsi. Un massacro durato tre lunghi mesi di follia omicida da parte di un’etnia maggioritaria rispetto ad una minoritaria, ritenuta responsabile dell’incidente aereo e della morte dell’allora Presidente Hutu, Juvenal Habiarimana. Una follia che ha fatto circa 800.000 vittime, sotto gli occhi di una comunità internazionale che, in quel momento, ha dimostrato una colpevole assenza.
Le commemorazioni per le vittime del massacro, che si sono svolte a Kigali
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