I preti che ci sono invecchiano. Quelli che dovrebbero sostituirli purtroppo non ci sono, stante l’ormai acclarata crisi delle vocazioni alla vita religiosa.
È quanto sta accadendo un po’ dovunque, ma in valle Po soprattutto che – in questo 2024 – potrebbe vedere la spina dorsale delle sue parrocchie letteralmente decapitate delle loro guide pastorali per avere raggiunto quei limiti di età, fissata a 75 anni, sia per i vescovi che per i preti.
Perché proprio quest’anno raggiungono quel limite Celestino Ribero (parroco a Paesana), Biagio Chiapello (parroco a Sanfront) ed Angelo Vincenti (parroco a Rifreddo). Il cerimoniale prevede che ciascuno di essi rassegni le proprie dimissioni nelle mani del vescovo, che ha facoltà di accettarle o meno. Tre anni fa, se le vide vide cortesemente respingere Remigio Luciano (parroco a Martiniana Po ed Oncino). Don Remigio oggi ha 78 anni e fortunatamente gode di buona salute. Ma l’eventuale diniego del vescovo altro non farà che spostare in avanti il problema di una manciata d’anni con una situazione di crisi profonda che al momento nessuno intravede come possa migliorare, anzi.
La soluzione-tampone che in questo momento starebbe perseguendo il vescovo Cristiano Bodo sarebbe quello di reperire una figura di circa sessant’anni cui affidare la guida delle parrocchie che abbiamo elencato sopra, con gli attuali parroci che rimarrebbero al loro posto, pronti a collaborare, ma senza più le attuali responsabilità. Un’impresa, lontana dai tenmoi in cui in diocesi c’erano problemi di abbondanza.