A luglio 2021 era stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale e a settembre scorso – considerata la recideva per altri episodi simili – era stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione. In quell’occasione aveva insultato gli agenti di una pattuglia delle Volanti che erano intervenuti per placare una rissa fra tre ragazzi nei pressi di corso Giolitti. A un anno di distanza da quell’episodio, la sera del 14 agosto 2022, A. U. era tornato a insultare e aggredire i Carabinieri in servizio mentre percorrevano corso Giolitti. Quella volta l’uomo, che si trovava a passeggiare sotto i portici con due amici, aveva richiamato l’attenzione dei militari gesticolando a bordo strada: “Alla nostra richiesta di spiegazioni ci disse che si sentiva spiritoso – ha riferito in aula uno dei Carabinieri di pattuglia -, dai documenti capimmo che si trattava di A. U. e in quel momento lui iniziò a riprenderci col cellulare”. Mentre procedevano con l’identificazione l’uomo iniziò a provocarli insultandoli e facendosi avanti nel tentativo di cercare lo scontro fisico: “Con una mano il mio collega cercava di tenerlo a distanza mentre io verbalizzavo, ma quello continuava a farsi avanti fino a quando ha messo le mani addosso al mio collega prendendolo per la giacca e facendogli cadere a terra gli occhiali. Ci provocava con insulti e dicendoci di mettergli le manette. Era palesemente ubriaco”. Più calmi dell’imputato sono invece apparsi i due amici che erano con lui e che avevano cercato di calmarlo durante la breve colluttazione: “La donna che era con lui si chinò subito per raccogliere gli occhiali che erano caduti”, ha concluso il Carabiniere. L’udienza è stata rinviata al 21 maggio per la discussione e la sentenza.