La dodicesima edizione del Banff Centre Mountain Film Festival World Tour, la rassegna cinematografica dedicata alla montagna e all’esplorazione, farà tappa a Cuneo questa sera, mercoledì 20 marzo. Dalle 20 al Cinema Don Bosco saranno presentati otto film (corto e medio metraggi, in lingua originale, sottotitolati in italiano), con la partecipazione straordinaria dell’alpinista e guida alpina piemontese Matteo Canova, soccorritore esperto in condizioni estreme, ambassador La Sportiva.
Ecco i film proposti:
- Chronoception di Guillaume Broust. Sulle tracce dei popoli nomadi e delle antiche Vie della Seta, Thomas Delfino, accompagnato da Léa Klaue e Aurélien Lardy, intraprende un’epica spedizione per raggiungere uno dei luoghi più remoti del continente, il Kokshaal-Too, nella catena montuosa del Tian Shan al confine tra Kirghizistan e Cina, ospita montagne e pareti inesplorate.
- Fuego di Pierre Henni. Un inno all’evasione e all’avventura, un nuovo capolavoro del mountain biking. Dal Guatemala al Perù passando per la Bolivia, il team ha dedicato due mesi alla scoperta di luoghi tra i più belli al mondo, realizzando riprese uniche. Partendo ai piedi del vulcano Fuego il giorno prima della sua storica eruzione, Kilian Bron pedala fino alle case colorate del Barrio Chualluma a La Paz, attraverso le suggestive formazioni geologiche della Valle de las Animas, senza dimenticare l’incontro con le Cholitas Escaladoras, le donne della minoranza Aymaras che salgono sulle vette andine.
- Going Greenland di Jessica Baker, Erich Roepke, Rachael Burks. Cosa accade quando si combina una barca a vela a energia rinnovabile con una spedizione sciistica in Groenlandia? Le atlete Rachael Burks e Jessica Baker mettono alla prova questa idea, affrontando un’avventura che si rivela contemporaneamente faticosa e stimolante lungo i fiordi e le imponenti montagne della costa occidentale della Groenlandia.
- Leo and Chester di Andrea Wing. Leo, una rockstar molto ambita con una carriera promettente, decide di voltare le spalle all’industria musicale per intraprendere una vita a contatto con la natura, vivendo in armonia con una mandria di bufali, e sviluppando una straordinaria storia di amicizia con Chester.
- Sea to Sky di Joel Fuller. Questo cortometraggio racconta la storia di JoJo Das, un corridore, scalatore e individuo compassionevole che negli ultimi dieci anni ha trovato “casa” nel Sea-to-Sky (il famoso trail di 180 km che collega la costa del Pacifico fino alle montagne oltre Whistler, in British Columbia). Il percorso di JoJo è un viaggio di trasformazione, in cui riflette su come in passato sentisse il bisogno di “guadagnarsi” il suo posto nella comunità outdoor e su come, grazie al suo lavoro nello spazio DEI (Diversità, Equità e Inclusione) e alla solidarietà della comunità di trail running a Squamish, ora creda che gli spazi all’aperto dovrebbero essere luoghi di accoglienza aperti a tutti.
- Soundscape di Timmy O’Neill. Una storia di amicizia tra la guida alpina Timmy O’Neill ed Erik Weihenmayer, un atleta non vedente, protagonista di numerose avventure in giro per il mondo. Un racconto delicato e avvincente che offre l’opportunità di condividere l’esperienza di scalare senza la vista, sfruttando l’eco-localizzazione, il tatto e l’immaginazione. Grazie alle riprese di Mikey Schaefer e all’animazione innovativa e coinvolgente di Leah Nichols, Timmy O’Neill ci permette di entrare nell’universo di Erik in occasione della scalata di un’imponente parete rocciosa nella Sierra Nevada (California).
- The black country journal di Mallory Duncan, Patrick Elmore. Uno sciatore riflette sul suo legame con lo sci e le montagne. Mentre corre per le strade di Los Angeles, il suo percorso subisce una svolta significativa dopo l’incontro con un musicista jazz, che lo aiuta a scoprire la correlazione tra jazz e sci: un’espressione dell’arte, dello sci e della cultura nera.
- Two Point Four di Natasha Brooks. Non è la tipica vacanza in famiglia, ma questa non è una tipica famiglia. Il noto scalatore britannico Leo Houlding, la moglie Jess e i loro due figli Freya (9 anni) e Jackson (5 anni) scalano la Stetind, una delle montagne simbolo in Norvegia, una big wall di circa 600 metri.