La mancata concessione del patrocinio da parte del Comune all’iniziativa “Foibe ed esodo” in occasione del giorno del Ricordo, organizzata dal Comitato 10 febbraio, ha fatto discutere anche in consiglio comunale, con due interpellanze presentate da Giuseppe Lauria e Noemi Mallone dibattute nella seduta di lunedì 26 febbraio.
Gli interventi dei consiglieri
Giuseppe Lauria ha criticato con toni accesi la decisione del Comune e la mancata partecipazione degli esponenti della maggioranza all’appuntamento e ha regalato una copia del libro “10 febbraio. Dalle foibe all’esodo” del senatore Roberto Menia regalato alla sindaca, mentre all’assessore alla Cultura, Cristina Clerico, ha consegnato una copia del Kamasutra per contestare il patrocinio concesso invece dal Comune al convegno su “La coppia, la sensualità, il consenso, le parentele: nuovi paradigmi”, inserito nella rassegna “8 marzo è tutto l’anno” organizzata dal Comune, e svoltosi al NUoVO.
Lauria ha concluso il suo intervento con la consegna dei due libri, scatenando il richiamo del presidente del Consiglio, Marco Vernetti, e le polemiche in aula: “Se l’assessore fosse stato un uomo avrebbe regalato quel libro?” ha chiesto la capogruppo del Pd, Claudia Carli, mentre l’assessora Clerico ha preferito rispondere nel merito della concessione o meno del patrocinio per le iniziative, smorzando i toni.
Anche Noemi Mallone (Fratelli d’Italia) ha chiesto conto al Comune del mancato patrocinio e ha ricordato che l’evento “sulle Foibe è stato un momento toccante, patrocinato anche da Provincia e Regione: ci teniamo a esprimere il nostro rammarico per questa decisione, avete perso una buona occasione”.
Sul fronte opposto dell’opposizione Ugo Sturlese e Aniello Fierro hanno sostenuto la scelta del Comune (“Che Regione e Provincia abbiano dato il patrocinio a una manifestazione di Fratelli d’Italia è insensato”) e Fierro ha anche difeso l’iniziativa organizzata al NUoVO e contestata da Lauria: “Era un incontro tenuto da un’esperta e non era una questione banale”.
Dai banchi della maggioranza Flavia Barbano (Cuneo Centro) e Carlo Garavagno (Pd) hanno sottolineato la necessità di dare più spazio all’approfondimento storico dei fatti, più che alle polemiche tra le parti: “Sarebbe più bello il ricordo da parte di tutti di chi ha sofferto, di tutti i martiri e gli uccisi delle storia. C’è bisogno di un’opera di pacificazione nazionale”.
“Nessuna censura, lavoriamo per un calendario comune”
In risposta l’assessora Cristina Clerico ha spiegato la posizione del Comune: “Non abbiamo negato il patricinio al Giorno del ricordo ma semmai ha una singola iniziativa. Quella è una data che tutti gli anni la città ricorda con diversi momenti e quest’anno abbiamo avuto altri due appuntamenti. Nel contesto delle ricorrenze civili si lavora a un calendario condiviso e gli appuntamenti singoli non vengono patrocinati: se qualcuno ha perso un’occasione sono stati forse i proponenti dell’iniziativa, seppur in modo incolpevole: la richiesta è stata composta in modo tale da non rispondere ai requisiti previsti per la concessione del patrocinio. Siamo però certi che potremmo porre rimedio e organizzare un adeguato calendario condiviso per il prossimo anno. Questa città non vuole in alcun modo censurare nessuno”.
Il camminamento a Norma Cossetto
Giuseppe Lauria e Noemi Mallone hanno inoltre ribadito la richiesta di intitolare a Norma Cossetto, giovane studentesse vittima e simbolo della tragedia delle foibe, il camminamento di corso Solaro che sarà oggetto di un intervento di riqualificazione, come proposto anche dal Comitato 10 febbraio. Richiesta sostenuta anche da Franco Civallero (Forza Italia) e che, come sottolineato dalla sindaca, potrà essere discussa dalla commissione toponomastica.