Cuneo – “Vogliamo ringraziare la popolazione per la pazienza, perchè abbiamo creato un po’ di disguidi in Cuneo, ma la nostra speranza è che la gente capisca che non è una cosa contro i cittadini, ma una protesta organizzata per far capire il disagio delle nostre aziende”. A margine della protesta di oggi una parte della delegazione cuneese del movimento Agricoltori Indipendenti composta da Franco Clerico (Bastia Mondovì), Andrea Sommavilla (Boves), Jessica Serra (Caraglio), Marino Bruno (Mondovì), ha incontrato il presidente della Provincia Luca Robaldo per consegnarli un documento in cui si sottolineano le difficoltà del settore.
“Abbiamo bisogno che i cittadini italiani comprino i prodotti che noi produciamo e li vogliamo come alleati per combattere la nostra battaglia per la sopravvivenza – hanno spiegato -. Abbiamo bisogno del consumatore e che i cittadini capiscano che i grandi trattori non sono qualcosa da vedere come una grossa spesa, sono le nostre braccia. In questo momento, per capire bene cosa stiamo vivendo, bisognerebbe venire a lavorare un giorno nelle nostre aziende, solo così si può capire il sacrificio che facciamo. E’ un mondo che è stato abbabdonato, ha patito tantissimo negli anni e adesso è arrivato allo strenuo perchè non riesce più a sopportare la concorrenza del resto del mondo, noi abbiamo imposizioni e vincoli diversi, abbiamo un enorme bisogno di gente a lavorare e non riusciamo più a sostenere i costi. Se noi riusciamo a pagare le tasse, a pagare i mutui, a continuare a coltivare è un bene per tutto il paese, perchè la terra non è un patrimonio solo nostro, ma di tutti”.
“Le difficoltà del settore non sono poche e non sono piccole – ha commentato Robaldo -, sono difficoltà che in parte riguardano il rapporto che esiste tra la grande distribuzione, le singole aziende, il mondo dell’agricoltura in generale. Mi sono fatto carico di scrivere una lettera a Regione, Ministero dell’Agricoltura e parlamentari eletti della nostra provincia sulla base del documento che mi hanno consegnato”.
La protesta nel frattempo continua con un nuovo corteo in programma dalle 14,30 alle 16, quando i mezzi agricoli sfileranno in corteo lungo i corsi De Gasperi, Gramsci e Nizza fino a piazza Galimberti. Possibili nuovi ingorghi e code in ingresso e uscita dalla città.