Cuneo – Quando gli agenti della Polizia stradale arrivarono sul raccordo di Cuneo Est che immette sull’autostrada Asti-Cuneo intorno alle 13 del 13 gennaio 2022, gli occupanti della Fiat Multipla e della Polo Volkswagen erano già stati soccorsi e portati in codice rosso all’ospedale di Cuneo. Lo scontro frontale era stato piuttosto violento: la Polo che procedeva verso l’autostrada risultava girata di 180 gradi sulla carreggiata, la Fiat Multipla era andata a sbattere contro il guardrail. Ascoltati circa un’ora più tardi mentre si trovavano in ospedale, i due conducenti risultavano ancora sotto choc: “Non c’erano testimoni dell’incidente – ha riferito in aula uno degli agenti intervenuti – ma una persona che arrivò poco dopo ci disse che aveva parlato con il conducente della Polo il quale aveva detto di essersi trovato l’altra auto in contromano nella propria carreggiata e nel tentativo di schivarlo aveva sterzato a sinistra”. Secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbe stata in effetti questa la dinamica dell’incidente che ha portato all’incriminazione del 79enne A. B. P. per lesioni stradali gravi: “C’erano delle scalfitture sull’asfalto nella corsia su cui viaggiava la Polo – ha riferito in aula l’agente della Polstrada -, se l’incidente fosse avvenuto nella corsia della Multipla non ci sarebbe state scalfitture sulla corsia della Polo”. Entrambi i conducenti hanno riferito di essersi visti l’altro veicolo davanti che invadeva la propria corsia di marcia, su questa linea si sono sviluppate le due consulenze di parte. Secondo il consulente della parte offesa le scalfitture sulla corsia di marcia della Polo sarebbero state diagonali rispetto alla carreggiata, compatibili con il tentativo di rientro nella propria carreggiata da parte della Multipla che aveva invaso la corsia opposta a una velocità di circa 80 km orari. Secondo il perito della difesa dell’imputato invece c’era stata un’invasione di corsia della Polo con un punto d’impatto fra i due veicoli che sarebbe avvenuto nella carreggiata dove procedeva la Multipla. Dalla trasposizione in scala eseguita dal perito in base ai rilievi effettuati dalla Polizia stradale, il consulente avrebbe stabilito che la Polo aveva alla sua destra circa tre metri di carreggiata più un metro e mezzo di banchina, per cui se avesse mantenuto correttamente la destra l’urto non si sarebbe verificato. L’udienza è stata rinviata al 14 marzo per il completamento dell’istruttoria.