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Venerdì 22 novembre 2024

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Il terzo mandato che scompagina la corsa elettorale a Busca e Boves

La modifica del Testo Unico degli enti locali con il via al terzo mandato dei sindaci potrebbe diventare realtà

La Guida - Il terzo mandato che scompagina la corsa elettorale a Busca e Boves

Cuneo – La modifica del Testo Unico degli enti locali con il via al terzo mandato dei sindaci potrebbe diventare realtà. L’accelerazione da parte del Governo, sostenuta anche dall’Anci e dall’Uncem dei comuni montani, potrebbe scompaginare le strategie in vista delle prossime amministrative in diversi dei comuni cuneesi, soprattutto nei cinque grandi che vanno al voto con sindaci già in carica da quasi dieci anni ovvero Boves, Busca, Centallo, Canale e Verzuolo.
La proposta di modifica, sulla quale sembra certo l’accordo anche con le opposizioni, prevede nessun limite di mandato per i sindaci dei comuni fino a 5.000 mila abitanti e un limite di tre mandati per quelli dei comuni fino a 15.000. La proposta dovrebbe essere incardinata nel decreto che accorperà  in modo ufficiale le elezioni europee alle amministrative e alle regionali il 9 giugno e, secondo indiscrezioni romane, potrebbe essere presentato prima della pausa natalizia o immediatamente dopo, a gennaio.


Il via al terzo mandato è una vera e propria “rivoluzione” politica per alcuni dei grandi Comuni della Granda ma anche per le regionali stesse. Gli attuali sindaci che si davano uscenti di Boves, Busca, Centallo, Canale e Verzuolo si troverebbero la via spianata per il terzo mandato.  E se a Centallo, Verzuolo e Canale poco si muoveva per il dopo Giuseppe Chiavassa, Giovanni Carlo Panero ed Enrico Faccenda, che stavano ad attendere l’esito della riforma, non così è stato a Boves e Busca.


Nel Comune guidato da quasi dieci anni da Maurizio Paoletti, ex coordinatore provinciale di Forza Italia ora passato a Fratelli d‘Italia, già tre sono i candidati in pectore per la successione tra cui due suoi assessori, o meglio il vice sindaco attuale Matteo Ravera e l’ex assessore, ora consigliera comunale di maggioranza Enrica Di Ielsi. Il terzo è il candidato dell’attuale opposizione Angelo Pellegrino. Ora la possibilità del terzo mandato rimette in discussione le candidature nel caso in cui Paoletti decidesse di correre ancora, cercando magari di ricompattare la sua attuale maggioranza, anche se proprio pochi giorni fa il sindaco ha revocato tutte le deleghe assegnate alla consigliera comunale di maggioranza Enrica Di Ielsi.


A Busca invece è il sindaco Marco Gallo ad aver fatto un passo in avanti, in grande anticipo su tutti, ed essersi proposto, con una massiccia campagna pubblicitaria di manifesti in tutta la provincia, come candidato sì ma alle elezioni regionali nella lista personale del presidente Alberto Cirio. Ora potrebbe essere tardi per lui, così mediaticamente esposto, tornare indietro (sempre che i tre partiti della maggioranza Cirio mettano il veto al candidato presidente per il bis di fare la sua lista personale). Dalla giunta Gallo potrebbe uscire il nome del candidato tra Gianmichele Cismondi, Ezio Donadio e Lucia Rosso (figlia di Angelo ex sindaco di Busca).
Nessun problema sui limiti del terzo mandato per gli altri Comuni sopra i 5.000 abitanti, perché i sindaci uscenti, Paola Falco a Caraglio, Enzo Garnerone a Cervasca, Vincenzo Bezzone a Ceva e Carlo Davico a Cherasco sono tutti alla fine del primo quinquennio, così come tra le sette sorelle Carlo Bo ad Alba, Giovanni Fogliato a Bra e Dario Tallone a Fossano. Unico stop arriva per Mauro Calderoni, sindaco uscente di Saluzzo che dovrà lasciare il Comune. Ma per lui è in caldo una corsa elettorale nei cinque candidati del Pd alla Regione.
Nulla da fare invece per il terzo mandato chiesto anche per i governatori (Zaia in Veneto, Toti in Liguria e De Luca in Campania) su cui la premier Meloni ha già fatto sapere che non è d’accordo a cambiare l’attuale norma.

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