Cuneo – Centro Incontri della Provincia gremito, oggi pomeriggio (sabato 2 dicembre) per la presentazione del libro “Quelli che… il Colle del Mulo”, di Luca Pazielli (edizioni Ephedis). Il volume, che si compone di 250 pagine con un ricco apparato fotografico di oltre cento immagini, alcune delle quali inedite, riunisce più di un centinaio di racconti e testimonianze di piloti, navigatori, giornalisti e appassionati che fanno rivivere la storia del rallysmo nel Cuneese dagli anni Sessanta agli anni Novanta in particolare, con alcuni riferimenti anche alla realtà attuale. Parte del ricavato delle vendite del libro sarà devoluto in beneficenza alle associazioni “Insieme Diamoci una Mano – Valle Stura Odv” di Demonte e la Residenza per anziani Casa Vittoria di San Pietro di Monterosso Grana.
La tradizione rallystica cuneese
Grande esperto di motori, Luca Pazielli ha esordito nel mondo del rally come navigatore nel 1974, arrivando a conquistare nel ’78 il Campionato italiano gruppo 1 con l’Opel Kadett di Conrero. Quindi, è stato direttore sportivo della Talbot Italia e delle Tre Gazzelle, passando in seguito all’universo del giornalismo e delle produzioni televisive, occupandosi sempre di motori. La sua rubrica Crono è stata per oltre trent’anni un punto di riferimento per gli appassionati del settore. “La tradizione rallistica cuneese – spiega Luca Pazielli – è partita negli anni Sessanta con il primo rally svoltosi in Granda, La Ruota d’Oro, ed è poi proseguita con gare importanti a livello italiano che attiravano campioni da tutta la Penisola, come il 100.000 Trabucchi, il San Giacomo di Roburent, il rally di Limone, il Val Varaita, fino a giungere all’attuale rally di Alba e del Piemonte, che fa parte del Campionato italiano. Una storia gloriosa, ma spesso poco nota ai più: pochi sanno, infatti, che il Cuneese vanta ben sette campioni italiani di rally. Piloti che hanno portato prestigio alla provincia Granda e che, con le gare che hanno disputato, hanno contribuito a far conoscere le eccellenze paesaggistiche, artistiche, gastronomiche e vinicole di questa terra, a cominciare dall’equipaggio Cerrato-Cerri, che ha conquistato sei titoli italiani e due europei, per proseguire, poi, con Piergiorgio Deila, campione italiano nel 1993; con il cuneese di adozione Mauro Pregliasco, anche lui vittorioso nel tricolore e in tante gare sul territorio; Enrico Brazzoli, che è stato recente protagonista a livello internazionale conquistando due trofei mondiali e due europei; Alessandro Gino, che si mette in luce con vittorie importanti in gare disputate non solo in Piemonte, ma anche in Liguria e all’estero. Di qui – conclude Pazielli – è nato in me il desiderio di lasciare qualcosa di scritto su questa storia, riportando alla luce i ricordi delle persone che ne sono state protagoniste e che è giusto vengano celebrate”.