Cuneo – Si parlerà del sistema di accoglienza in Italia e sul territorio locale sabato 18 novembre al cinema Monviso nell’incontro dal titolo “La libertà di muoversi in un mondo che si muove”. L’evento, organizzato dal progetto SAI Cuneo, è uno degli appuntamenti inseriti nel ricco programma della venticinquesima edizione di Scrittorincittà e comincerà alle 14.30.
Ospite del pomeriggio sarà l’avvocato Maurizio Veglio, esperto in diritto migratorio e membro di Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione), che sul palco, insieme a una operatrice legale del progetto, dialogherà con i presenti su un argomento da qualche mese fortemente attuale e al centro dell’attenzione di chi si occupa di accoglienza di persone straniere. Il tema sarà infatti sviluppato cercando di capire cosa è cambiato e cosa cambierà nel prossimo futuro in questo specifico ambito dopo l’entrata in vigore della Legge n. 50 del 2023, ossia lo strumento legislativo che prende le mosse dal cosiddetto ‘decreto Cutro’, emanato a poche settimane dalla strage che nella notte tra il 25 e il 26 febbraio scorso, a Cutro (in Calabria), provocò la morte di quasi cento persone provenienti dalla Turchia a bordo di un natante travolto dal mare in burrasca.
“Benché siano passati solo pochi mesi dalla sua promulgazione, come operatori legali del Sai abbiamo già rilevato alcuni cambiamenti prodotti dalla Legge 50/2023 – dichiara Cecilia Madau di cooperativa Orso che, nel progetto SAI, lavora come operatrice legale -. Per esempio l’impossibilità dell’accesso di richiedenti asilo che non siano categorizzati come soggetti ‘vulnerabili’, con la conseguente restrizione del bacino dei potenziali destinatari (soprattutto tenendo conto del fatto che tale categorizzazione risulta, al momento, poco precisamente definita e, quindi, soggetta a discrezionalità). Un altro aspetto è la necessità, da parte nostra, di tarare diversamente rispetto a prima il percorso di preparazione dei richiedenti all’audizione presso la Commissione territoriale il cui compito è verificare la sussistenza delle condizioni per l’ottenimento del permesso, sia per quanti abbiano presentato istanza prima del 10 marzo sia per quelli che l’abbiano inoltrata dopo. Al di là di tutto, una cosa in ogni caso è certa: la situazione si è complicata proprio perché è stata ristretta la platea dei potenziali destinatari”.
Nel corso del suo intervento, l’avvocato Veglio cercherà quindi di fare chiarezza riguardo a tali cambiamenti che, come da più parti è stato ricordato, finiranno non solo per incidere negativamente sull’esistenza di un elevato numero di persone giunte nel nostro Paese, ma produrranno inevitabili conseguenze anche per i territori e per le loro comunità.
“La nuova normativa è ancora poco conosciuta al di fuori degli addetti ai lavori – continua Cecila Madau -, e tale scarsa consapevolezza in merito a ciò che essa prescrive e alla sua applicazione la registriamo molto spesso anche tra i diretti interessati, i richiedenti asilo. Senza dubbio molti di loro esprimono timori che molte volte originano da poche e inesatte informazioni: una conseguenza, questa, a nostro modo di vedere dovuta anche a come tale norma è stata scritta e alle modalità con le quali è stata finora applicata», conclude Madau. «Come operatori legali del SAI abbiamo comunque deciso di informare i nostri ospiti nel modo più circostanziato possibile, soprattutto i titolari di protezione speciale, il cui titolo ha subito restrizioni in fase di conversione”.
L’incontro di sabato sarà aperto a tutti e a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti in sala. Per i cittadini stranieri sarà possibile fruire di un sistema di traduzione simultanea in inglese e in francese, così da agevolare il più possibile la partecipazione di quanti saranno interessati. Per ulteriori informazioni www.saicuneo.it.