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Venerdì 22 novembre 2024

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Università di Torino, primo ateneo a presentare il “Bilancio Pop”

Il documento mira a rappresentare in modo fruibile, sintetico e accessibile l’operato e la realtà organizzativa di enti pubblici, ordini e distretti scolastici

La Guida - Università di Torino, primo ateneo a presentare il “Bilancio Pop”

Torino – L’Università di Torino pubblica il Popular Financial Reporting, detto anche Bilancio POP, lo stadio più avanzato di report integrato, adatto a rappresentare in modo fruibile, sintetico e accessibile l’operato e la realtà organizzativa di enti pubblici, ordini e distretti scolastici. È il primo Ateneo in Italia a farlo. Dopo essere stata la prima università in Italia ad aver adottato il Bilancio partecipativo di Ateneo, con il coinvolgimento attivo della comunità universitaria, UniTo vanta ora un altro primato: il Bilancio POP, un documento già diffuso in atenei internazionali pubblici di matrice anglosassone. A coordinare il progetto sono i Proff. Paolo Biancone e Silvana Secinaro, entrambi docenti del Dipartimento di Management “Valter Cantino”.

“Il Bilancio POP di UniTo – si legge nella nota diffusa dall’ente – fotografa un Ateneo dove ricerca, didattica e terza missione sono costantemente innovati e valorizzati, un polo capace di incidere sulla vitalità imprenditoriale del territorio e contribuire alla sua crescita inclusiva e sostenibile dal punto di vista sociale, culturale ed economico. Capace anche di aumentare l’investimento nella ricerca grazie al PNRR, ottenendo finanziamenti per oltre 100 milioni di euro. Per quanto riguarda la ricerca, nel 2022 UniTo ha confermato la capacità di attrarre risorse e creare partnership transnazionali nell’ottica del miglioramento del livello di competitività nei contesti internazionali e complessivamente ha presentato oltre 1.400 progetti su bandi competitivi per la ricerca. È al 6° posto in Italia per numero di Dipartimenti finanziati. Sempre nel 2022, UniTo ha siglato 26 nuovi accordi con Atenei di 13 Paesi: prevedono attività di cooperazione interuniversitaria per la realizzazione di programmi di mobilità di docenti, ricercatrici e ricercatori, volti a intensificare attività di studio e ricerca”.

Il bilancio POP – dichiara il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geunarappresenta un nuovo passo di condivisione e dialogo nei confronti delle comunità con le quali ci interfacciamo: studenti, famiglie, istituzioni, territorio, imprese, ricercatori nazionali e internazionali. Il documento conferma UniTo tra le più prestigiose realtà accademiche del panorama italiano, evidenziando la posizione di assoluto rilievo nel panorama internazionale del nostro Ateneo”.

La Terza missione è l’attività con la quale UniTo contribuisce, insieme agli attori del territorio, alla crescita inclusiva e sostenibile della comunità dal punto di vista sociale, culturale ed economico. Alle attività formative sulla cultura dell’imprenditorialità ha contribuito l’Incubatore di UniTo 2i3T. Nell’ambito della sua mission di scouting ed educazione all’imprenditorialità, l’Incubatore ha organizzato, nel 2022, 68 eventi che hanno consentito la presentazione di 175 nuove idee delle quali 31 sono state sviluppate nella fase di business plan. Sono state create, inoltre, 9 nuove start-up innovative di cui 2 (Ditra e Bridge to Lab) spin-off accademici di UniTo.

Il Bilancio POP è un documento rivolto a studenti, famiglie, territorio, comunità scientifica, personale e a tutti coloro che gravitano nella sfera UniTo.

Il numero di laureati in UniTo negli ultimi cinque anni è aumentato passando da 12.014 nel 2018 a 13.958 nel 2022. L’Ateneo di Torino possiede un primato a livello nazionale per quanto riguarda le politiche di inclusione degli studenti e delle studentesse con disabilità o DSA: 1.002 gli studenti con disabilità e 2.338 con disturbi specifici dell’apprendimento (dato 2021/2022). Il bilancio di Ateneo ha visto nel 2021/2022 un investimento di 648mila euro in azioni dedicate alla Disabilità e DSA.

Complessivamente, su un totale di 81mila studenti circa il 62% sono studentesse; un trend ormai stabile. Il numero di studenti residenti fuori dal Piemonte è in leggera crescita ed è pari al 23,9% del totale, evidenziando maggiore capacità di attrazione rispetto ad altre regioni. Il Piemonte su questo aspetto si colloca al 5° posto.

Attenta al clima e all’impatto ambientale (22a al mondo nel ranking Greenmetric), UniTo ha ridotto il consumo e le emissioni di C02 con l’acquisto di elettricità con opzione verde (solo fonti rinnovabili) da rete elettrica nazionale, tri-generatori di Ateneo (sedi di Veterinaria e Agraria, Palazzo Nuovo, Campus Luigi Einaudi) alimentati a metano con produzione e recupero di calore ed energia e il parco fotovoltaico universitario (situato nell’Istituto Bonafous a Chieri e nella sede di Biotecnologie a Torino).

Il Prof. Paolo Biancone, coordinatore del gruppo di ricerca sulla POP accounting dell’Università di Torino, afferma: “Si tratta di un documento di bilancio, unico nel suo genere, frutto di una sperimentazione che parte da due premesse importanti: lo strumento per comprendere le organizzazioni è il bilancio e i portatori di interesse sul tema non sono solo addetti ai lavori, competenti di bilancio. Per questo occorre che sia messa a disposizione una forma di rendicontazione accessibile, comprensibile, che mira a spiegare i risultati ottenuti a livello di didattica, ricerca e terza missione dell’Ateneo partendo dai dati di bilancio”.

La Prof.ssa Silvana Secinaro, coordinatrice del gruppo di ricerca sul Bilancio POP, dichiara: “Il Bilancio POP di UniTo sintetizza le aree di attività chiave e consente un’analisi vicina ai bisogni concreti di tutti coloro che operano all’interno dell’Ateneo, fornendo una visione globale che gli altri report sociali non sono in grado di rappresentare. Nella sua realizzazione è stata utile anche l’intelligenza artificiale, che permette di mappare e sintetizzare le principali tematiche attraverso le reazioni e interazioni generate sui canali social. Una tecnologia che abbiamo testato e messo a punto con successo nei numerosi Bilanci POP delle organizzazioni pubbliche che abbiamo curato in tutta Italia”.

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