Villafalletto – Dopo il Po nel 2021 e il Reno nel 2022, quest’anno la staffetta estiva Corriamo un po’ creata dal villafallettese Michele Olocco è riuscita a coprire senza soste anche il corso del fiume Rodano. A cimentarsi nell’impresa, oltre all’ideatore Michele (27 anni, di Villafalletto) e a suo fratello Pietro Olocco (24 anni, anch’egli villafallettese) c’erano anche Andrea Barra (26 anni, di Verzuolo), Federica Pagliassotto (20 anni, di Bosconero), Beatrice Mondino (21 anni, di Piasco), Giulia Giolitti (23 anni, di Verzuolo), Davide Mattio (25 anni, di Piasco), Alberto Giolitti (21 anni, di Verzuolo), Giacomo Giolitti (27 anni, di Verzuolo), Mandeep Singh (26 anni, di Busca), Iulian Sacaliuc (28 anni, di Saluzzo) e Noemi Bouchard (21 anni, di Luserna San Giovanni).
“Le regole erano sempre le stesse: dodici corridori, uno alla volta, si sono dati il cambio ogni dieci chilometri a oltranza fino al termine del percorso, giorno e notte, accompagnati in bici da chi li ha preceduti. Ad assisterci e consentire lo spostamento di chi non era impegnato nella corsa c’erano quattro accompagnatori, a bordo di due camper e due furgoni” racconta il presidente di Corriamo un po’, Andrea Barra.
Malgrado l’esperienza accumulata nelle scorse edizioni, lungo gli 812 km del Rodano sono arrivate anche sfide e difficoltà del tutto nuove. La prima notte, in particolare, è stata caratterizzata da forti temporali che hanno messo a dura prova gli atleti: “Il meteo – spiega Michele Olocco – non ha aiutato, e all’alba del secondo giorno su cinque eravamo già alle prese con alcuni imprevisti più o meno gravi, oltre che con una montagna di vestiti bagnati fradici. Poi pian piano, superate le sfide iniziali, le cose sono andate meglio e, al netto di una tappa corsa per errore in direzione contraria nel corso della quarta notte, tutto è andato bene fino al traguardo”.
“A prima impressione – osserva Andrea Barra – quest’avventura è stata più dura delle precedenti: arrivare alla fine non è mai stato scontato, e correre sulla spiaggia è stata una sensazione impagabile”.
Risultati positivi anche sul fronte della raccolta fondi promossa in parallelo alla corsa in collaborazione con Find the cure, un’associazione no profit di cooperazione internazionale: l’obiettivo era quello di spingere i simpatizzanti dell’iniziativa a contribuire alla ricostruzione della scuola di Kodjalan in Mali, distrutta in un’alluvione a luglio 2022.
Durante la staffetta sono stati raccolti quasi 800 euro e l’iniziativa è ancora in corso: l’obiettivo finale è arrivare a 1.000 euro. Per donare, è sufficiente cercare Corriamo un po’ su www.findthecure.it.
Anche quest’anno verrà realizzato un documentario a partire dalle riprese effettuate durante la corsa: a occuparsene sarà lo studio Vi2o.