Cuneo – “Il nuovo ospedale di Cuneo rappresenta sfida cruciale, serve investire in sanità per sbloccare assunzioni”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale Ugl, presente presso Spazio Varco in via Carlo Pascal, in occasione del congresso territoriale dell’Ugl di Cuneo per parlare dei temi locali e regionali che riguardano l’occupazione, l’economia e il lavoro.
“La provincia di Cuneo rappresenta per molti aspetti un modello virtuoso sotto il profilo economico e occupazionale – ha detto -. Secondo i dati della Camera di Commercio, gli occupati sono 263mila, in crescita dello 0,6% in più rispetto al 2021. Il tasso di occupazione, pari al 70,3%, è di sette punti più alto di quello regionale e di quasi dieci punti superiore a quello nazionale. Dati significativi che, tuttavia, non possono indurre ad abbassare la guardia. È fondamentale incoraggiare tale ripresa attraverso una riduzione consistente della tassazione al fine di immettere liquidità nell’economia reale”.
“Siamo impegnati nei tavoli di discussione con il Governo a sostegno di una riforma fiscale equa, orientata alla semplificazione dell’Irpef – ha sottolineato il sindacalista -. Occorre, al contempo, rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale per tutelare i lavoratori duramente colpiti dall’inflazione e incentivare le assunzioni. La difficoltà delle imprese nel reperire personale e la flessione nel tasso di crescita delle imprese a guida femminile sono due criticità che occorre affrontare puntando sulla formazione e su programmi di accompagnamento al lavoro, superando la logica assistenziale fondata sui meri sussidi a pioggia, nella prospettiva di favorire il progressivo allineamento tra domanda e offerta di lavoro. Nonostante 1,9 milioni di presenze nel 2022, in crescita del 30,1% sull’anno precedente, il turismo registra livelli ancora inferiori al periodo pre-pandemia. È necessario, dunque, promuovere una sinergia fra le istituzioni locali, nazionali e le parti sociali per valorizzare le eccellenze presenti sul territorio e implementare le infrastrutture”.
E ha concluso: “Il nuovo ospedale di Cuneo che dovrebbe essere ultimato entro fine 2028 rappresenta, peraltro, una sfida cruciale. In tal senso continuiamo a chiedere lo stanziamento di maggiori investimenti sulla sanità per sbloccare le assunzioni di medici e infermieri e garantire, così, la tutela effettiva dei pazienti e l’erogazione delle prestazioni essenziali”.