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Giovedì 19 dicembre 2024

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Nel fine settimana il cinema del Cuneo Montagna Festival

Sabato 20 e domenica 21 maggio dalle 14 alle 17 il Monviso ospiterà la proiezione di una serie di documentari selezionati dal Nuovi Mondi Festival

La Guida - Nel fine settimana il cinema del Cuneo Montagna Festival

Cuneo – Al Cuneo Montagna Festival sbarca anche il cinema con la rassegna “Il Cinema del Nuovi Mondi festival”. Sabato 20 e domenica 21 maggio dalle 14 alle 17 il Cinema Monviso ospiterà la proiezione di documentari selezionati dal Nuovi Mondi Festival per scoprire nuovi mondi, esplorare luoghi remoti, montagne inaccessibili.

Sabato 20 maggio 

Alle 14 “The Trader”, un film di Tamta Gabrichidze 2021 (Georgia) in concorso al Sundance Film Festival. “The Trader” è uno spaccato della vita di Gela Kolochovi, mercante di Tblisi che dalla capitale si reca nelle campagne georgiane, attraversa i villaggi per offrire la sua merce agli abitanti di quelle zone. In cambio non chiede soldi, lì di lari ne girano ben pochi data la miseria, ma patate. Abiti, utensili, scarpe, stivali, giocattoli si vendono a suon di chili di patate, l’unica vera fonte di ricchezza di quella gente. Una denuncia della terribile condizione di povertà in cui versano i georgiani, quelli che vivono reclusi nei propri sobborghi lontani fisicamente ed economicamente dalla capitale.

Alle 14.20 “The last honey hunter”, film di Ben Knight (2018, Stati Uniti), classificato miglior film al Banff/Genziana d’oro al Trento Film Festival. Nelle montagne avvolte dalla nebbia della valle del fiume Hongu, in Nepal, i Kulung praticano un’antica forma di animismo strutturata attorno alla figura del dio Rongkemi. Un uomo magro e senza pretese di nome Mauli Dhan Rai si ritiene sia stato scelto dagli dei per il pericoloso rito della raccolta del miele. Per raccogliere il miele ci si deve calare su sottilissime scale di corda e avvicinarsi pericolosamente a enormi alveari selvatici appesi alle pareti delle montagne.

Alle 14.50 “Piano to Zanskar” di Michal Sulima (2019, Nepal), miglior film al Banf. Di fronte alla possibilità di godersi la pensione su una sedia a sdraio con una torta al limone, Desmond O’Keeffe, un accordatore di 65 anni, decide invece di effettuare la più impegnativa e pericolosa consegna della sua carriera: trasportare un piano a muro Broadwood and Sons, vecchio 100 anni e pesante 80 chili, dalla trafficata Londra al cuore dell’Himalaya indiano. L’ambiziosa destinazione di Desmond è una scuola elementare a Lingshead, nello Zanskar, a un’altitudine di oltre 4000 metri, uno dei posti più isolati al mondo. Aiutato da un team di Sherpa e da un variegato gruppo di yak e pony, Desmond e i suoi assistenti testano i loro limiti fisici e psicologici, valicando ripidi passi montani di incredibile bellezza. Se avrà successo, la consegna conquisterà il record mondiale di altitudine. Ma soprattutto, sarà la massima dimostrazione del potere universale della musica: ispirare forza e portare gioia.

Alle 16.10 “Holy Bread”, film di Rahim Zabihi (2022, Iran), Genziana d’oro al Festival di Trento e in concorso a Idfa. “Holy bread” documenta il lavoro estremamente pericoloso dei “kulbar” curdi, lavoratori che cercano di mantenere le loro famiglie trasportando merci attraverso il confine iraniano. A piedi, portano i loro carichi lungo sentieri di montagna rocciosi, ripidi e scivolosi a causa della neve o del caldo torrido. Lungo il percorso, molti di loro si feriscono, muoiono nelle bufere di neve o vengono colpiti dalle armi della polizia di frontiera.

Domenica 21 maggio 

Alle 14 “Then comes the evening”, film di Maja Novokovic (2020, Serbia), premio della giuria al Vision du Reel e Hotdocs di Toronto. Ambientato tra le remote colline della Bosnia orientale, il documentario offre una tranquilla meditazione sulla vita pastorale apparentemente semplice di due donne. Attraverso l’attenzione alla luce e alla trama, i dettagli banali delle loro vite sono resi con la ricchezza tattile di un dipinto ad olio. Ogni loro azione e parola è intrisa di cerimonia, rituale e patrimonio culturale immateriale in questo esame intimo ma epico di come la natura e l’umanità interagiscono.

Alle 14.25 “Untold Story of Fatma Kayaci” film di Orhan Tekeoglu (2020, Turchia), premio speciale della giuria al Nuovi Mondi Festival. Anno 1985. Tutti parlano del sedicenne Ali Kayacı morto cadendo nel fuoco, mentre si trovava con la zia sull’alpeggio di 2000 metri. La matrigna di Ali, la loro vicina zia Emine, affermano che il bambino caduto vittima di questo incidente è stato a causa della negligenza di Fatma Kayacı. Dopo questo doloroso incidente, quando Fatma Kayacı viene a conoscenza delle accuse dei suoi parenti e vicini, si risente tremendamente e lascia il suo villaggio per non vedere più nessuno dei parenti. Fatma Kayacı inizia a vivere in una casa in pietra sui pascoli di montagna, lontano dalle persone. Nomina ogni albero che pianta “Ali” come se volesse tenerlo in vita, i dintorni della casa diventano una foresta.

Alle 15.05 “Beloved”, un film di Yaser Talebi (2019,  Iran), miglior film a Hot Docs Canada, premio speciale della giuria al Trento Film Festival. Documentario sulla straordinaria figura di Firouzeh, una donna di ottant’anni che vive immersa nella natura tra le montagne dell’Iran, con la sola compagnia delle sue mucche, a cui è profondamente affezionata. Madre buona e amorevole, grazie al suo coraggio e la sua forza riesce ad affrontare le difficoltà e i momenti più duri che la vita le riserva, senza mai abbandonare la fiducia in Madre Natura e nei suoi animali. Malgrado abbia scelto uno stile di vita duro e maschile, lo interpreta in modo poetico.

Alle 16 “Cholitas”, un film di Jaime Murciego, Pablo Iraburu (2019, Spagna-Bolivia), miglior film al Banff/Bilbao Film Festival, premio del pubblico al Trento Film Festival. Cinque donne indigene boliviane affrontano una spedizione unica nel suo genere: come gesto di liberazione e di emancipazione, decidono di scalare l’Aconcagua, la montagna più alta d’America. L’immagine è sorprendente: scalano indossando le loro gonne tradizionali. Sono più che alpiniste, sono donne coraggiose che trovano nella montagna uno spazio per sentirsi libere, felici e vive. La loro avventura mostrerà al mondo un modo entusiasmante di essere donna, di vivere la tradizione e rapportarsi con Madre Natura.

 

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