Cuneo – Si va avanti nel segno del tempo incerto. La sesta giornata di Serie A, è iniziata venerdì sera con mezz’ora di ritardo allo sferisterio di San Biagio Mondovì, dove Andrea Pettavino, Alessandro Benso, Andrea Giraudo, Andrea Aimo (Dt: Diego Fazzone) si sono battuti e hanno vinto contro la Subalcuneo di Roberto Corino, Enrico Rinaldi, Manuel Brignone, Jacopo Pesce (Dt: Giuliano Bellanti).
Una prima mezz’ora difficile per gli ospiti, presi d’infilata da Pettavino e soci che passano a condurre per 4 a 0. La panchina cuneese chiede tempo, la squadra ritrova il ritmo giusto per accorciare, si va al riposo sul 5 a 3 mancando alla “unica” il possibile 4 a 4. Ancora il San Biagio in attacco ad inizio ripresa con un 8 a 4 che non lascia spazio a speranze di rimonta: finale di 9 a 4.
“Partiti male andando sotto di quattro giochi – commenta Roberto Corino – ma siamo riusciti a recuperare e ad inizio ripresa poteva-mo anche pareggiare. Poi loro hanno fatto valere il fattore campo giocando un’ottima partita”.
La tua seconda prova da capitano?
“Sono contento di essere riuscito a “tenere” tutto l’incontro, addirittura aumentando la profondità nel finale”.
Qualche rammarico?
“Spiace sempre perdere, io poi sono uno che non molla mai, ma la Serie A a 43 anni è proprio dura”.
Parussa-Raviola
Progressi nel gioco, ma non nel risultato per Enrico Parussa, sconfitto sul campo di Castagnole dall’Inperiese di Federico Raviola.
L’illusione di potercela fare è durata lo spazio di mezz’ora, quando i padroni di casa sono saliti sul 3 a 1, ma di lì in poi il cammino si è fatto più complicato. Al riposo le squadre sono arrivate alla pari per 4 a 4 poi nella ripresa la superiorità dei liguri è stata evidente: 5 a 9.
Davide Dutto-Matteo Levratto
Un punto dopo l’altro la bella “sorpresa” di questo inizio di campionato arriva da Bormida, dove Davide Dutto, Enrico Panero, Danilo Mattiauda, Paolo Pizzorno si sono regalati un prestigioso secondo posto in classifica.
L’ultima vittoria è stata domenica pomeriggio contro il Ceva di Matteo Levratto. Partenza a tutta dei locali con tre giochi a zero, tanto per far capire da che parte tira il vento. Non serve il time-out degli ospiti, altri due giochi a zero e si va al riposo sul 6 a 2. Una pura formalità gestire il vantaggio e chiudere per 9 a 4, tanto per cambiare è a zero.
“Siamo stati bravi all’inizio – dice Davide Dutto – strappando subito un bel vantaggio che abbiamo saputo gestire”.
Una stagione più che interessante.
“Qui mi trovo bene, una società di persone competenti, un’organizzazione molto puntigliosa. Su sei partite ne abbiamo sprecate due e vinte quattro: speriamo di fare bene”.
Una settimana che propone all’attenzione dei tifosi Pettavino e Dutto, due campioni originari di una piccola frazione di Cuneo, chiamata San Pietro del Gallo, insieme a Campagno, Brignone, Panero, Torino, Isaia. Tutto merito di un fantastico vivaio costruito negli anni dalla coppia Calandri-Magnaldi. Averne tanti!