Torino – Da 2016 al 2020 i locali con slot machine in Piemonte erano diminuiti di 5.039 unità, quasi l’80% (contro la media nazionale del 33%), mentre nel 2021 in Piemonte sono risalite di quasi 1000 unità.
Sono i dati che emergono dello studio Gaps (Gambling Adult Population Survey), il secondo rapporto di ricerca sulla diffusione del gioco d’azzardo nella Regione Piemonte.
Il totale delle somme giocate su piattaforma fisica dai piemontesi è costantemente diminuito nel corso del tempo, di anno in anno a partire dai 5.127 milioni di euro del 2016 sino al 2020 (2419 milioni di euro), per poi cominciare a risalire nel 2021. Una decrescita dovuta anche all’entrata in vigore della Legge Regionale 9 del 2016 che aveva introdotto alcune misure di contrasto al gioco d’azzardo, come lo spegnimento degli apparecchi almeno 3 ore al giorno, l’introduzione di una distanza minima delle slot machine da esercizi pubblici e commerciali. Nel 2021 la legge è stata in parte rivista, prevedendo fasce orarie uniformi di spegnimento apparecchi e la possibilità di installare nuove macchinette, applicando il “distanziometro” solo alle nuove aperture.
Secondo le analisi dello studio Gaps per ogni ora di gioco aggiuntiva prevista dai regolamenti comunali, aumenta del 13% la possibilità di giocare, così come per ogni ora consentita di funzionamento degli apparecchi la probabilità di praticare almeno 4 giochi aumenta del 10,5%. Inoltre, sostengono i dati, in presenza di provvedimenti di limitazione oraria non ci sarebbero aumenti significativi del gioco d’azzardo sia nei luoghi fisici che online.
“Questi dati dimostrano che, purtroppo, avevamo ragione, la nuova legge sul gioco d’azzardo non funziona – dicono dalla segreteria provinciale cuneese del Pd -. C’era una legge che funzionava e che aveva iniziato a dare riscontri seri e positivi, la giunta Cirio, al momento del suo insediamento, l’ha da subito messa tra i suoi obiettivi. Tra le prime azioni compiute dalla destra al governo del Piemonte infatti ci fu quella di azzerare la legge, cancellare i risultati e riscrivere regole che ad oggi sono evidentemente inutili”.
Complessivamente – si legge nel report – mettendo insieme le 2 piattaforme di gioco, fisica e online, in Piemonte tra il 2017 e il 2021 si sono giocati 31 miliardi e 811 milioni, ma ne sarebbero stati giocati 34 miliardi e 255 milioni, quasi 2 miliardi e mezzo in più (2.444 milioni) e ne sarebbero stati persi circa 580 milioni in più, in massima parte dai giocatori di slot machine se le cose fossero continuate in modo perfettamente parallelo alle altre 19 regioni prese nel loro insieme.