Chiusa Pesio – Nella serata di oggi (lunedì 24 aprile) alle 21 presso il Sacrario Partigiano di Certosa di Pesio si terrà la tradizionale fiaccolata per celebrare il 78° anniversario della Liberazione.
Il programma prevede: alle ore 20:30 partenza del bus gratuito da Via Roma e a seguire raduno sul piazzale della Certosa e inizio fiaccolata. Alle ore 21:15 commemorazione al Sacrario Partigiano con gli interventi del sindaco Claudio Baudino, dello storico e presidente del Comitato scientifico del Museo della Resistenza “I Sentieri della Memoria” Adolfo Mignemi, del parroco don Giancarlo Canova e dell’associazione Ignazio Vian. Gli alunni e le alunne della scuola secondaria di primo grado interverranno con canti e lettura di testi.
In occasione del 25 aprile il Museo della Resistenza “I sentieri della Memoria” (Piazza Cavour) sarà aperto martedì con il seguente orario di visita: 10:30-12 e 15:30-18. Sarà visitabile esclusivamente la sezione della Resistenza, per maggiori informazioni, contattare l’Ufficio Turistico allo 0171734990 o all’indirizzo valle.pesio@gmail.com. Le iniziative sono organizzate dal Comune di Chiusa di Pesio in collaborazione con il Museo della Resistenza “I Sentieri della Memoria”.
Il Sacrario Partigiano di Certosa è molto probabilmente un unicum in Italia in quanto cimitero partigiano vero e proprio. La costruzione venne iniziata nell’estate del 1945, pochi mesi dopo la fine della guerra, con il contributo volontario di ex partigiani su progetto dell’architetto Carlo Rulfi. L’opera venne terminata nelle sue parti essenziali e consacrata il 3 novembre 1946 con l’inumazione delle prime salme, trasportate dal vecchio cimitero di guerra di Pian delle Gorre.
Nel 1948 si riuscì a traslare la salma di Ignazio Vian, medaglia d’oro della Resistenza; sempre nel 1948 il cimitero accolse le salme di Celso Clerico e di un Partigiano ignoto. I lavori del cimitero fu terminato nel 1992 e fu iscritto alla Istituzione Ministeriale “Onor Caduti” preposta alla tutela dei monumenti ai Caduti in guerra e pertanto le salme tumulate sono inamovibili. Alcuni storici sostengono che il canto patriottico “Bella Ciao” contenga un riferimento al cimitero quando ricorda “mi seppelirai lassù in montagna” facendo riferimento probabilmente al primo cimitero partigiano di Pian delle Gorre.