Peveragno – Sarà compito dei nati negli anni del tre e dell’otto, dar vita lunedì di Pasquetta alla popolare festa delle leve.
Si tratta del primo appuntamento di una stagione che culminerà con le celebrazioni patronali di settembre, dopo aver intrecciato la sagra della fragola a giugno e i festeggiamenti frazionali estivi.
Come impone la tradizione, la passerella si snoderà lungo le strade del centro cittadino dalla mattinata.
A partire dalle 9 il ritrovo dei partecipanti in piazza Pietro Toselli, da dove alle 9.30 si metterà in movimento il corteo scortato dalla Banda Musicale e dalle Majorettes Scarlet Stars.
In ricordo di tutti i coscritti defunti, i rappresentanti di ciascuna leva deporranno presso il cimitero le loro corone di alloro, prima della Messa che sarà celebrata nella parrocchiale di Santa Maria. Seguirà la foto in piazza da parte di ciascun gruppo.
Per la prima volta il pranzo e i festeggiamenti seguenti, avranno luogo all’interno del centro polifunzionale “A la Sousta”.
Il banchetto per tutte le classi di età sarà preparato nello spazio chiuso del centro, mentre per la festa serale sarà allestito un tendone sotto l’area esterna coperta.
Alla manifestazione parteciperanno anche i neo diciottenni, i quali lunedì riceveranno dalle mani del sindaco la loro bandiera, e a cui sabato scorso, nell’ambito di una cerimonia ufficiale che si è svolta in municipio, è stata affidata una copia della Costituzione Italiana.
Questa mattina sabato 8 aprile, il sindaco accompagnato dalla vice Vilma Ghigo e da una rappresentanza del Comitato leva, ha reso omaggio agli ospiti più anziani e ai festeggiati delle quattro strutture residenziali del paese. Alcune case di riposo hanno ricevuto come richiesto una cassetta di erbe aromatiche, che pianteranno nel loro orto interno.
Due le ultracentenarie a cui è stata regalata una rosa, Imelde Leonelli per i 102 anni e Virginia Beraudo per il traguardo dei 103 anni.
La festa dei coscritti è per molti un’occasione di incontro con amici di gioventù, in taluni casi trasferitisi in altri paesi o con peveragnesi provenienti da oltre confine, da anni lontani dalla terra d’origine.