Cuneo – È stata effettuata in un carcere della Granda dagli agenti della Polizia di Stato una delle sedici ordinanze emesse dal Procura di Torino nei confronti di un gruppo di cittadini nigeriani (di cui 11 rintracciati in Italia) sospettati di far parte di un sodalizio criminale di stampo mafioso, “Eiye”. All’operazione hanno partecipato circa 100 agenti, oltre a quelli torinesi e cuneesi anche i colleghi di Varese, Bergamo e Livorno.
Secondo le ipotesi accusatorie (in cui rientrano anche delitti di rapina, estorsione, lesioni e reati in materia di stupefacenti) i soggetti sono sospettati di rappresentare il vertice del livello nazionale dell’organigramma del gruppo mafioso, direttamente incaricato delle nuove affiliazioni e della gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle varie “piazze” nel Paese.
In quattro anni di indagini è emersa “l’esistenza di una struttura organizzativa, connotata da un insieme di regole di condotta, violenti riti di affiliazione, l’uso di un linguaggio esclusivo tra i membri (finalizzato a rendere meno permeabile il contenuto dei dialoghi e a rafforzare il senso di appartenenza tra i sodali), la divisione in ruoli e cariche corrispondenti a precise funzioni, l’intimidazione ed il ricorso alla violenza fisica in caso di trasgressione delle norme comportamentali proprie dell’ organizzazione”.