Cuneo – Gli operatori dell’edilizia si preparano a scendere in piazza: anche in Piemonte l’appuntamento è per sabato 1° aprile, con la protesta a Torino nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione del comparto, per dire no alla cancellazione del Superbonus e per evitare che vengano cancellate migliaia di imprese (almeno 2.500 nella nostra regione) con decine di migliaia di persone tra addetti e indotto, oltre a ridurre sul lastrico migliaia di famiglie che hanno puntato sull’efficientamento energetico delle abitazioni, in linea con le direttive europee.
Sabato 1° aprile, in cinque piazze italiane, si svolgeranno le manifestazioni “Fai la cosa buona”, indette da Fillea Cgil e Feneal Uil affinché il Governo non faccia morire il settore delle costruzioni con la cancellazione del bonus del 110%, senza valide alternative per favorire la crescita e gli investimenti. A Torino la manifestazione sarà dalle 9.30 nel quartiere popolare della Falcera, in piazza Astengo. Le ragioni della mobilitazione sono state presentate oggi (lunedì 27 marzo) dai segretari generali di Cgil Torino, Gabriella Semeraro e Uil Torino e Piemonte, Gianni Cortese, insieme ai segretari generali di Fillea Cgil Torino e Piemonte, Massimo Cogliandro, e Feneal Uil Piemonte, Giuseppe Manta. La giornata di sabato 1° aprile segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, realizzate dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi della cancellazione del Superbonus sul settore delle costruzioni e per mandare un messaggio al Governo su ambiente, casa, città e lavoro. Nel solo Piemonte il Superbonus 110% nel 2022 ha generato 27.880 interventi di riqualificazione per un valore di 4,8 miliardi di euro.