Govone – Da qualche giorno i Carabinieri della Stazione di Govone, con il supporto dei colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Alba, tenevano d’occhio due giovani, un albese di 25 anni ed un albanese di 30 anni, entrambi già conosciuti dagli inquirenti per reati contro la persona, il patrimonio e stupefacenti commessi in precedenza. I due sono stati monitorati a causa del costante andirivieni dal loro appartamento durante tutto l’arco della giornata. Ed una volta individuata la base operativa nella serata dello scorso 10 febbraio, i Carabinieri hanno deciso di fermarli mentre entrambi si trovavano all’esterno della casa e sottoporli a controllo.
L’italiano, uscito dal carcere poco meno di due anni fa (per l’accusa di tentato omicidio), ha dapprima opposto resistenza nei confronti dei militari tentando di scappare, ma vistosi poi braccato, ha seguito i Carabinieri all’interno dell’abitazione. L’albanese, invece, già condannato per reati legati al traffico di stupefacenti e contestualmente espulso dal territorio nazionale, vi aveva fatto rientro illegalmente sotto mentite spoglie, tanto che ha provato ad ingannare gli operanti fornendo generalità false.
All’interno dell’appartamento i Carabinieri hanno rinvenuto circa un 150 grammi di cocaina pura, oltre a piccole quantità di hashish e marijuana, il tutto, con ogni probabilità, destinato allo spaccio sul mercato locale, oltre ad un revolver illecitamente detenuto, al relativo munizionamento, mazze da baseball e manganelli a scomparsa verosimilmente da utilizzare per dimostrare il loro spessore criminale agli occhi dei clienti e dei concorrenti. Il cittadino albanese deteneva, inoltre, alcuni passaporti e documenti di identità contraffatti, tanto che è stato possibile accertare la sua identità solo grazie ai rilievi dattiloscopici connessi con le operazioni di fotosegnalamento. Al termine delle operazioni i Carabinieri albesi hanno dichiarato in arresto i due e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, hanno condotto i sospettati presso il carcere astigiano, ove entrambi attenderanno il processo.