Torino – La Regione Piemonte si conferma tra le migliori a livello nazionale nel monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) del Ministero della Salute per l’anno 2020. La prestazione migliore è stata ottenuta nell’Area distrettuale (medicina territoriale, ambulatoriale), insieme a Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Marche. Il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) valuta in maniera distinta le tre aree di assistenza (ospedale, distretto e prevenzione), attribuendo a ciascuna un valore compreso tra zero e cento. La garanzia di erogazione dei Lea si considera raggiunta se il punteggio assegnato è pari o superiore a 60 punti.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il monitoraggio dell’erogazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza) che verifica la qualità delle prestazioni sanitarie su tutto il territorio nazionale, secondo criteri di equità, efficacia e appropriatezza. Il ministero della Salute spiega che il 2020 “è stato, tuttavia, caratterizzato dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID-19, in seguito alla quale i Servizi sanitari regionali (SSR) hanno dovuto attivare appositi percorsi per garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali ed urgenti e contestualmente definire specifiche misure di contenimento del contagio, nell’ambito della normativa emergenziale”.
Nella lettura dei dati per le tre macro-aree di assistenza (prevenzione, distrettuale e ospedaliera) si evidenziano così le diverse criticità attribuibili all’evento pandemico: nell’area ospedaliera, la dinamica dei punteggi per diversi indicatori di appropriatezza è alterata a causa della notevole diminuzione dei ricoveri nell’area prevenzione, i punteggi di quattro indicatori su sei (screening, vaccinazioni, copertura delle attività di controllo su animali) hanno subìto un peggioramento marcato rispetto al 2019 anche l’area distrettuale registra variazioni anomale rispetto all’anno precedente (aumento tempi registrati nell’area emergenza-urgenza, riduzione consumo di antibiotici, riduzione re-ricoveri e ricoveri inappropriati in un contesto di generale riduzione delle ospedalizzazioni). “Complessivamente, nell’anno 2020, ricordando che si tratta di un monitoraggio a scopo informativo, Piemonte, Lombardia, P.A. di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Puglia registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree. Le Regioni che presentano un punteggio inferiore alla soglia in una o più macro aree sono: Liguria, Abruzzo, Molise e Sicilia, in una sola macro-area; Campania, Basilicata, Valle d’Aosta, P.A. di Bolzano e Sardegna, in due macro-aree; Calabria, in tutte le macro-aree”.