“Che cos’è il Vangelo?” È la domanda con cui si apre, e intorno a cui si sviluppa, questo libro piacevole alla lettura e molto profondo che si presenta come un “breve corso sovversivo su Gesù e i Vangeli”. Il Vangelo è prima di tutto e senza dubbio “una buona notizia per tutti, nessuno escluso”. Lo scrittore riassume così la trama della storia, per chi non l’avesse letta, per chi l’ha dimenticata o per chi ha smesso di leggerla: “La vicenda è nota. Un giorno un carpentiere trentenne esce di casa dicendo che ha una buona notizia da recapitare agli amici. Non tornerà più. Per tre anni vaga per la Palestina insieme a uno scombinato gruppo di donne e di uomini, e a ogni persona che incontra annuncia la buona notizia. Gli rivela che Dio non sta in cielo, ma in terra, proprio lì davanti, nella persona che gli sta parlando. E non solo, perfino in quella che lo sta ascoltando… Nel giro di poco tempo riesce nell’impresa di inimicarsi l’intera classe dirigente del paese: religiosi, mercanti e politici. Lo appendono a una croce. Risorge”.
Ma la vicenda è davvero nota si chiede l’autore provocatoriamente? “Gesù non scrisse neppure una riga. Questo qualcosa vorrà pur dire. Credo voglia dire libertà”.
Per Mosca che tratta gli aspetti più umani e rivoluzionari della vita terrena di Gesù e della sua buona novella, Gesù è tante cose, il suo messaggio è davvero universale, vale per tutti gli uomini, e come racconta Mosca, con un nutrito ricorso a citazioni letterarie, i Vangeli sono anche il racconto di un’avventura piena di sorprese e di storie raccontate e da raccontare, personaggi indimenticabili, emozioni, cadute e passione. È una storia di libertà, quella vera non quella annunciata, che ha cambiato il mondo e che se sappiamo cogliere, continua a cambiare in meglio il mondo anche oggi.
Buone notizie per gli amici
di Davide Mosca
Utet
16 euro