Le storie di tante ragazze e donne di età, provenienza e formazione diversa, che hanno partecipato alla lotta di Liberazione, e che finita la guerra non hanno ottenuto il riconoscimento, trovano voce e in molti casi anche volto in questo libro della giornalista e scrittrice Benedetta Tobagi.
Le donne parteciparono alla Resistenza in gran numero: almeno 70.000 facevano parte dei Gruppi di difesa della donna, tante furono attive anche in prima linea combattendo, altre si occuparono di dare assistenza ai feriti e ai gruppi partigiani, spesso a rischio della vita. La maggior parte però non videro riconosciuta in alcun modo la loro partecipazione alla guerra di liberazione.
Nelle loro storie ci sono il coraggio e la speranza, la sofferenza e le emozioni, lo smarrimento e la tenerezza. Alla base di tutto la scelta di lottare per la libertà in un momento storico in cui era necessario, e oltremodo pericoloso, decidere da che parte stare. Per le donne la scelta era oltretutto ostacolata e resa ancora più complicata e carica di conseguenze anche dalle convenzioni di una società patriarcale, in cui i ruoli erano rigidamente definiti.
Per questo, come sottolinea l’autrice, moltissime donne vissero l’adesione alla lotta partigiana anche come un momento di rottura e rinascita, a cui si affiancava la lotta antifascista. Una lotta, quella delle donne per la loro indipendenza e libertà, che rimane ancora e purtroppo troppo spesso attuale e necessaria anche quasi cento anni dopo.
“Meravigliosa ironia – scrive l’autrice – le partigiane prendono la retorica della femminilità morbida e rassicurante esaltata dalla propaganda fascista e gliela ritorcono contro”.
La resistenza delle donne
di Benedetta Tobagi
Einaudi
22 euro