Cuneo – In occasione della Giornata Internazionale dell’avvocato in pericolo, oggi (lunedì 23 gennaio) il Consiglio del Foro di Cuneo ha condiviso l’iniziativa promossa dal Consiglio forense di Torino che ha fatto realizzare dei pannelli con le fotografie degli avvocati Ebru Timtik, Fulvio Croce e Giorgio Ambrosoli, uccisi nello svolgimento delle loro funzioni, e degli avvocati Aytac Unsal e Nasrin Sotoudeh, destinatari di pesanti condanne sempre a causa di della loro fedeltà alla professione. Le fotografie realizzate dal Foro di Cuneo sono state affisse alla parete del corridoio che conduce alla segreteria dell’Ordine degli avvocati all’interno della sezione civile del Tribunale di Cuneo. Istituita nel 2009 nella data che commemora l’uccisione, avvenuta il 24 gennaio 1977, di cinque avvocati esperti di diritto del lavoro madrileni per mano di esponenti di estrema destra nella fase di transizione dal regime franchista alla democrazia, la Giornata ha come obiettivo quello di attirare l’attenzione sulla condizione di pericolo in cui vivono gli avvocati in diverse parti del mondo a causa dell’indipendenza con cui esercitano la professione della tutela dei diritti dei cittadini. A Cuneo la ricorrenza cade nel giorno del giuramento di quattro giovani avvocati: “È un monito per noi – commenta l’avvocato Claudio Massa, presidente dimissionario del Consiglio dell’Ordine di Cuneo, ora tornato al Consiglio distrettuale di disciplina – che abbiamo il dovere di testimoniare un principio fondante della nostra professione e cioè tutelare il diritto degli altri. Personalmente coltivo continuamente il sogno che gli avvocati possano essere sempre interlocutori sicuri per chiunque si rivolga a loro. L’avvocato Fulvio Croce diceva che c’è differenza tra cercare di essere avvocati e limitarsi a farlo; ecco questi cinque avvocati, oltre a tutti quelli che ogni giorno rischiano la propria vita, sono un’indicazione preziosa per chi interpreta la professione come tutela dei diritti”. Nei pannelli fotografici esposti a Cuneo, oltre a ricordare le figure dei cinque avvocati che hanno perso la vita o che sono in prigione a seguito di ingiusti processi, vengono anche ricordati i 21 avvocati turchi, attivi nella difesa dei diritti umani che di recente sono stati condannati a pene anche di vent’anni al termine di processi privi di qualsiasi garanzia di giusto processo e di contraddittorio.