Cuneo – È partito il primo progetto realizzato dalla Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di telemedicina per i malati colpiti da scompenso cardiaco. In partenza a inizio 2023 gli altri due progetti di Asl CN1 e Asl CN2 sostenuti dalla Fondazione CRC con uno stanziamento complessivo di 690 mila euro.
Lo scompenso cardiaco rappresenta un problema sanitario rilevante: si stima che una persona su cinque potrà sviluppare una forma di scompenso cardiaco, che rappresenta la prima causa di ospedalizzazione nei pazienti di età oltre i 65 anni. I pazienti affetti da scompenso cardiaco, inoltre, hanno spesso bisogno dell’assistenza di caregiver che possano occuparsi di loro e supportarli nella quotidianità. L’ospedalizzazione dei pazienti con scompenso cardiaco rappresenta un passaggio critico: spesso solo qui viene fatta una diagnosi precisa e, da questo momento, paziente e famigliari prendono coscienza che la cardiopatia potrà condizionare la loro vita futura. Inoltre, il ricovero è spesso piuttosto lungo e, nei casi più gravi, la permanenza in ospedale è impegnativa.
Quando il paziente viene dimesso e torna a domicilio, si trova in una fase di grande vulnerabilità per diverse ragioni legate al decorso e anche i caregiver hanno difficoltà nella gestione del familiare, con la necessità di un confronto costante con i sanitari che hanno seguito il paziente in ospedale.
Il progetto di telemedicina promosso dal Santa Croce e Carle interviene in questo momento di particolare difficoltà: grazie a questa sperimentazione, i pazienti si possono confrontare, in modalità telematica e a cadenza settimanale, con i sanitari della Cardiologia che li hanno seguiti durante il ricovero, fino alla visita di controllo ambulatoriale in presenza, programmata al momento della dimissione. Questo permette di monitorare puntualmente l’evoluzione clinica dei pazienti, intercettare eventuali problematiche rispetto alle terapie prescritte a domicilio e necessità di modifica dei dosaggi dei farmaci.
“Il progetto- spiega il Direttore della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, Roberta Rossini – garantirà la presa in carico del paziente nella fase vulnerabile di passaggio tra la fase acuta a quella cronica e sarà destinato nella prima fase a circa 50 pazienti. La sua realizzazione si è resa possibile grazie al lavoro di medici e infermieri della Cardiologia, che hanno dimostrato grande sensibilità rispetto a queste problematiche e si sono resi disponibili a dare il proprio contributo, sfruttando competenze ed esperienza sul campo di ciascun operatore”.
Il progetto è partito il 13 dicembre con il primo paziente valutato in modalità telematica. Si tratta di un giovane, ricoverato per una grave cardiomiopatia e uno scompenso cardiaco. Il paziente, durante la degenza, è stato sottoposto, tra l’altro, all’impianto di un defibrillatore sottocutaneo, che gli consentirà di vivere una vita normale, garantendogli al contempo una protezione rispetto ad aritmie potenzialmente fatali. Grazie a questo progetto, sarà possibile seguirlo anche a domicilio, dopo un’ospedalizzazione alquanto prolungata.
Il progetto coinvolge, oltre al personale sanitario della Cardiologia, anche il Sistema Informatico Dipartimentale, che ha realizzato la messa a punto informatica della piattaforma dedicata. Dopo questa prima fase di counselling, sono previsti altri due step: il telemonitoraggio di device impiantati e la televisita con dispositivi di proprietà del paziente, a cui seguirà la televisita con dispositivi forniti al paziente al momento della dimissione.