Più o meno 110 anni fa, Bernardo Chiara, giornalista piemontese corrispondente della Gazzetta Piemontese e maestro e direttore didattico di scuola elementare, decideva di trascorre due mesi in Valle Stura per raccontarla ai suoi tanti lettori. Autore di racconti e romanzi, Chiara doveva conoscere le vicende storiche della valle ed alcune vicende straordinarie che avevano fatto scalpore e suscitato interesse a livello nazionale e internazionale. Tra queste la tragedia della valanga di Bergemoletto, che aveva seppellito un’intera borgata e i suoi abitanti con alcune donne miracolosamente ritrovate vive dopo oltre un mese, e la storia dei giganti Ugo di Vinadio o la leggenda della regina Giovanna.
Fatto sta che si decise a percorrere la valle con degli accompagnatori valligiani che la sapevano lunga, conoscevano anfratti, leggende antiche e ogni vicenda contemporanea. E come nel diario quotidiano dell’esploratore, Chiara annota le storie più curiose, osserva la vita delle comunità che la abitano, i personaggi degni di rilievo, le tradizioni, le devozioni, le chiese e i santuari, l’arte, le acque della salute e la natura. E trascrive il tutto nel suo diario, che diventa un’originale “guida.” Il racconto è accompagnato da vecchie cartoline d’epoca e da fotografie scattate nell’anno 2022 da Mauro Giulietti e Manuela Fantini: gli stessi scorci dei paesi e della valle come erano e come sono oggi. Un triplice confronto, se non una lettura sinottica vera e propria: tra la descrizione letteraria di Chiara, l’immagine d’epoca e la realtà di oggi.
Valle Stura terra di frontiere
di Bernardo Chiara
Primalpe
30 euro