Cuneo – “Il covid ha richiesto un ampliamento degli spazi per la gestione dell’emergenza causando una riduzione dei posti letto nel nosocomio. Nel 2019 i posti letto erano 670 dei quali 620 per il ricovero ordinario e 50 per il day-hospital: oggi purtroppo sono ancora 90 in meno rispetto all’anno precedente la pandemia”. Così ha spiegato il direttoredenerale dell’Aso Santa Croce e Carle, Elide Azzan, ai consiglieri regionali del Pd che ieri, lunedì 5 dicembre hanno fatto visita all’unico ospedsle hub della provnincia, quello di Cuneo, anche in prospettiva del progetto di un nuovo ospedale da costruire al Carle
“Sono due le problematiche principali che l’Azienda Ospedaliera si trova ad affrontare: la necessità di ampliamento e l’abbattimento dei costi dovuti alla presenza di due strutture, il Santa Croce e il Carle, che costituiscono oggi l’offerta sanitari – ha spiegato la dottoressa Azzan ai consiglieri regionali Maurizio Marello e Daniele Valle e il capogruppo Pd Raffaele Gallo. Razionalizzare i reparti e le specialità e ingrandire gli spazi sono le due necessità più grandi per un ospedale professionalmente eccellente e attrattivo per gli specializzandi proprio per le competenze del personale. È sttao spiegato anche l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale cuneese con le due possibilità di finanziamento: una a carico dell’Inail e una mediante un partenariato pubblico-privato con una percentuale del 70% da parte del privato e del 30% da parte del pubblico.
“L’Ospedale di Cuneo è un’eccellenza della nostra provincia e della nostra regione e va supportato nella sua evoluzione e nella sua crescita, garantendo spazi adeguati e personale” il commento finale del consigliere albese Maurizio Marello.