Boves – Fine settimana bovesano per la professoressa romana Giulia Vagnoni che si sta occupando della stesura di un nuovo libro sulla vita di Ignazio Vian. Accompagnata dal fratello Amedeo, la docente ha visitato il Museo della Resistenza di Chiusa Pesio, il Sacrario della Certosa, le frazioni Castellar e San Giacomo oltre alla Mostra “Martiri per una nuova città” e alla biblioteca della Parrocchia di San Bartolomeo. Nella giornata di domenica la Vagnoni chiuderà il suo percorso al Museo della Resistenza (quadri di Adriana Filippi) e alla Scuola di Pace. A fare da guida, Luigi Pellegrino, Enrica Giordano e Piergiorgio Peano.
“L’idea di realizzare un libro su Vian – commenta Giulia Vagnoni – nasce al Museo Storico della Liberazione di Roma. Lì è custodito un pane sul quale il comandante partigiano scrisse un ultimo saluto alla famiglia. Un elemento che sempre commuove i ragazzi che vengono in visita.
Dopo essermi occupata della biografia su Romualdo Chiesa (partigiano, Medaglia d’oro al valore militare alla memoria e martire nell’eccidio delle Fosse Ardeatine) ho iniziato ad approfondire la conoscenza di Vian, che, al pari di Chiesa, era iscritto alla congregazione mariana “La Scaletta”, circolo situato in prossimità della chiesa di S.Ignazio e diretto dai gesuiti. Proprio questo legame di amicizia fra i due ha stimolato la mia curiosità e il desiderio di approfondire la conoscenza di Vian. Ho preso contatto con la famiglia e, in particolar modo con Lorenzo Vian grazie al quale ho avuto foto, documenti e lettere inedite”.
Anche grazie a questi inediti il lavoro della Vagnoni potrà fare conoscere meglio la figura del comandante partigiano già protagonista di un volume di Vittorio Giuntella.
“A sollecitare la mia visita a Boves – prosegue la docente – la lettura recente articolo dedicato alla scomparsa di Alberto Finzi, partigiano ebreo protagonista della Resistenza a Boves (Finzi compare in uno dei quadri di Adriana Filippi) e padre di Ariel, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Torino. Dal confronto con la famiglia Finzi si è evidenziato anche quanto Vian fece per gli ebrei. A questo poi va aggiunto che, grazie alla professoressa Alessia Glielmi venni a conoscenza dell’esistenza del diario di Adriana Filippi, più di 2000 pagine sulle quali mi sto confrontando con Enrica Giordano. Tutti questi elementi mi hanno spinto a Boves”.