Borgo San Dalmazzo – Anche i Comuni devono fare i conti con il caro-bollette. Un problema a cui non sfugge neppure il Comune di Borgo.
Nei primi sette mesi dell’anno la somma delle bollette per l’energia elettrica e di quelle per il riscaldamento degli edifici comunali è schizzata a quota 470.520 euro. Poco meno di quanto speso nell’intero 2021 quando, al 31 dicembre, il conto si fermò a 508.432 euro.
Nel dettaglio, per l’energia elettrica l’esborso nel periodo 1° gennaio-31 luglio è stato di 312.000 euro (a fronte di 310.000 nell’intero 2021) e quello per il riscaldamento di 158.000 euro (198.000 nei dodici mesi del 2021).
Si tratta di un rincaro quantificabile nel 65%. Se l’andamento dei costi resterà quello attuale, si prevede che a fine anno il conto complessivo supererà gli 800 mila euro.
Le cifre sono state fornite dalla vice sindaca e assessora al bilancio, Clelia Imberti, in occasione del consiglio comunale del 28 settembre.
Un piccolo sollievo arriva dai contributi straordinari erogati dallo Stato (in totale finora 135.000 euro), che però non cambiano un quadro generale che appare decisamente preoccupante e che “gli uffici – ha detto Imberti – stanno quotidianamente monitorando”.
“Ci troviamo a metà anno in una situazione drammatica – ha commentato la sindaca Roberta Robbione -. Stiamo ragionando con gli altri sindaci e con la Provincia perché riteniamo sia il momento di mettere in atto azioni importanti. Vogliamo lavorare insieme agli altri Comuni e dare un segnale forte. Siamo attenti anche alle imprese del territorio, perché sappiamo che anche loro faticano”.