Borgo San Dalmazzo – Grande commozione, tanti occhi lucidi e anche qualche lacrima a rigare i volti, domenica 25 settembre nella chiesa di Gesù Lavoratore, per il saluto al parroco don Marco Riba e al vice don Luca Lanave che lasciano Borgo dopo 6 anni di ministero.
Il primo a prendere la parola è stato don Marco. “Me ne vado non perché non mi sono trovato bene o perché qualcuno mi ha offeso o qualcosa è andato storto. Al contrario: quelli trascorsi a Borgo sono stati anni molto intensi e belli, mi avete aperto le vostre strade, avete avuto fiducia in me. Ci sono stagioni nella vita: ora per me è il momento di cercare la sorgente che disseta. Ringrazio per la tanta collaborazione che mi avete dato e ringrazio don Michele e don Luca con i quali abbiamo lavorato per una più stretta collaborazione tra le parrocchie. Potete essere una comunità-sentinella, dove ci sarà sempre più spazio per i laici. I progetti avviati andranno avanti. I miei punti fermi sono stati la liturgia, il silenzio, il coinvolgimento dei poveri: sono contento che per loro ora ci sia il centro di ascolto. Degli errori fatti, della pigrizia, delle inadempienze, delle sofferenze provocate chiedo perdono”. Per chiudere, una citazione da Ornella Vanoni: “Io sono tutto l’amore che ho dato, tutto l’amore incondizionato, l’imbarazzo dietro al vanto, un sorriso dentro al pianto “.
Parole di ringraziamento anche da parte di don Luca: “Qui mi sono sentito accolto, a casa. Sono stati anni non sempre facili, ma bellissimi, che rimarranno impressi nella mia esperienza. Un grazie particolare ai ragazzi e ai giovani: con loro mi sono sentito giovane e ho sentito la gioia di essere prete”.
Al termine della messa, la sindaca Roberta Robbione ha consegnato a ognuno dei sacerdoti una pergamena-ricordo. Poi il saluto dei giovani e di un rappresentante della comunità. Quindi la consegna a don Marco di un album di fotografie, una carrellata sui 6 anni trascorsi a Borgo, “per raccontare il pezzo di vita che hai condiviso con noi”. All’uscita, in centinaia hanno atteso don Marco e don Luca sul sagrato per testimoniare affetto e riconoscenza.