Saliceto – Per circa sette mesi, da novembre del 2019 a maggio del 2020, aveva percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto; per questo è finito a processo M.T.A., cittadino di origini marocchine, in Italia da circa dieci anni, che oltre a non possedere il permesso di soggiorno di lungo termine, valido per 10 anni, è risultato essere privo di permesso di soggiorno, essendo il suo scaduto nel 2018 e non avendo ottenuto il rinnovo dal Questore di Savona. A scoprire che l’uomo aveva indebitamente ricevuto già 10.705 euro dall’Inps dopo la richiesta del reddito di cittadinanza, era stato il comune di Saliceto dove l’uomo risiede con la famiglia. Oltre alla sospensione del beneficio sono scattati i controlli delegati alla Guardia di Finanza da cui è emerso che l’uomo non aveva il permesso di lungo soggiorno e quello a breve termine era scaduto e non rinnovato per una serie di ragioni dettagliate, tra cui i precedenti penali dell’uomo a cui era stato anche notificato l’ordine di lasciare il territorio nazionale. Nella sua requisitoria l’accusa ha quindi chiesto per l’imputato la condanna a 2 anni di reclusione, richiesta contestata dalla difesa di M.T.A. che ha rilevato che forse non era chiara al proprio assistito la differenza tra permesso di breve e lunga durata e che dal momento in cui è stato rinviato a giudizio l’uomo sta restituendo la somma con un piano di rateizzazione. Una giustificazione che non è stata considerata sufficiente dalla giudice ad evitare la condanna a 2 anni di reclusione come da richiesta del pubblico ministero.