Cuneo – Il Natale non sempre rende tutti più buoni e l’aggressione subita da B.C.S. da parte di quattro uomini all’interno del carcere del Cerialdo il 26 dicembre del 2020, ne è la dimostrazione. Tra i cinque detenuti non doveva correre buon sangue anche se dall’istruttoria del processo a carico di D.P.V., D.T. R., S.S. e Z.I. non è emerso chiaramente il motivo del rancore che indusse i quattro a sfasciare la porta della cella che condividevano utilizzando una branda e poi ad aggredire l’altro detenuto di origini cilene che passava nel corridoio con una scopa in mano. I quattro lo avrebbero spinto nella sua cella e lo avrebbero picchiato con la scopa, procurarono una ferita al braccio lanciandogli un fornelletto acceso e un trauma cranico con prognosi non inferiore ai 10 giorni. In giudizio tre dei quattro imputati avevano scelto il giudizio abbreviato mentre uno solo ha optato per il giudizio ordinario. Per quest’ultimo il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 2 anni di reclusione mentre per gli altri 3 aveva chiesto la condanna ad un anno e 4 mesi per i reati di lesioni aggravate e il danneggiamento delle celle. Da parte delle difese è stata invece chiesta l’assoluzione perché nella rissa non sarebbe emerso chiaramente chi avesse inferto i colpi che avevano procurato le lesioni e la parte offesa aveva offerto versioni abbastanza contraddittorie sullo svolgimento dei fatti. Il giudice ha però accolto la richiesta di condanna infliggendo la pena di 10 mesi di reclusione ai tre imputati che avevano scelto il giudizio abbreviato, mentre ha condannato D.T. R. Ad 1 anno e 3 mesi.